iannone suzuki box qatar 2017
Eravamo abituati ad un pilota spavaldo è sicuro si sè, talentuoso ma poco incline all’autocritica anche quando si rendeva protagonista di azioni pericolose o al limite invece quello di oggi è un Andrea Iannone più maturo e riflessivo, capace di chiedere scusa per un errore che non è nemmeno paragonabile a quelli del passato. Il pilota Suzuki ha iniziato la gara al meglio nonostante in prova avesse mostrato di avere ancora dei problemi con la moto; ha corso con la testa e non solo con la grinta ma mentre stava lottando con Marquez per il secondo posto, con Viñales alle spalle pronto all’attacco il pilota italiano è caduto. Non finire una gara per un pilota non è mai piacevole ma non è certo una novità e stavolta non si è trattato di un azzardo al limite come accadde lo scorso anno durante il giro finale, quando cadendo travolse il compagno di squadra Andrea Dovizioso ma lo Iannone di ieri in Qatar è un pilota e un ragazzo molto diverso, più consapevole che appena tornato ai box ha fatto mea culpa.
«C’è stato un contatto, credo sia palese, il problema non abbiamo finito la gara. Marquez non era veloce come ad inizio gara ma era davanti e l’errore è stato mio perché avrei dovuto aspettare e capire meglio la situazione. Mi dispiace perché la Suzuki non merita questo, hanno lavorato molto e hanno creduto in me come mai nessuno in poco tempo: si meritano risultati migliori»: parole chiare, dette con sincerità e molta amarezza che fanno capire quanto Iannone senta la responsabilità di un team che sta lavorando per dargli la possibilità di arrivare in alto, dove forse si sente più considerato rispetto al passato quando la scelta della Ducati di prendere Lorenzo lo fece soffrire molto. Chiedere scusa non cancellerà il brutto avvio di stagione ma è un gesto coraggioso che mostra una crescita a livello umano ancor prima che sportivo e se i risultati dalla prossima gara arriveranno allora si preannuncia un Mondiale ricco di soddisfazioni per Iannone e la Suzuki.
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