iann rossi
Vivere il Gran Premio d’Italia del Mugello dal ponte di comando dalla cabina dello speaker è sempre un’emozione unica, una posizione privilegiata che ci ha permesso di vedere gli aspetti più segreti di questa tre giorni indimenticabile, memorabile, storica, che ha registrato il record di presenze sulle colline dell’Università delle due ruote del Mugello. Incredibile organizzazione dell’autodromo, grande lavoro della Dorna che ha risollevato il motociclismo grazie soprattutto al re, a quello che viene acclamato al termine di ogni gara, che viene richiamato sul palcoscenico che è il podio, anche se sul podio c’è poi finito.
Un grande recupero dall’11º posto lo ha portato al terzo gradino del podio che gli permette di mantenere la leadership mondiale. Chiaramente parliamo dell’unico imperatore del motociclismo: Valentino Rossi, che ha coronato una serie di gare non brillantissime e non fortunatissime per i colori italiani. Per fortuna della MotoGP è successo tutto quello che poteva succedere. Valentino dall’11º al terzo posto ha caratterizzato dunque una gara pazzesca con Iannone, che proprio qui era caduto durante i test, e la Ducati in seconda posizione. Peccato per Dovizioso: una corona difettosa gli ha tolto un podio sicurissimo e una prestazione veramente memorabile e storica.
La caduta di Marquez a sei giri dalla fine che ha cambiato il volto della gara. Valentino ha agguantato Pedrosa e l’ha scavalcato nella S con un boato del pubblico. A questo punto è davvero scivolata la situazione della Honda che è in crisi. Dopo aver martellato 10 vittorie lo scorso anno umiliando gli avversari quest’anno è cambiato completamente tutto. Mugello fantastico, un motociclismo sempre più vivo e vivace che sta per uscire da una crisi che lo aveva bloccato dal 2008-2009.
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