MotoGP

MotoGP, la crescita di KTM inizia a spaventare i rivali

La KTM ha messo a segno una qualifica da sogno piazzando a Motegi Smith ed Espargarò in settima ed ottava casella in griglia. I rivali iniziano a temerla

Abbiamo scritto in diverse occasioni che la stagione di debutto della KTM in MotoGP è assolutamente positiva e sta passando decisamente sottotraccia. Non è stato ancora conquistato il risultato ad effetto, magari un podio liberatorio che dia totale consapevolezza sul potenziale della moto, eppure sembra palese che la Casa austriaca stia facendo progressi costanti. Ultima riprova di questi passi in avanti sono state le qualifiche di Motegi, che hanno proiettato entrambe le RC-16 in top ten, con Smith settimo ed Espargarò ottavo. Un risultato davvero impressionante, che ha galvanizzato un ambiente affamato di Racing. Il Costruttore ha un DNA totalmente permeato dalla voglia di primeggiare nelle competizioni, da rendere possibile questo piccolo miracolo, che consiste nel competere al top in tutte e tre le categorie dedicate ai prototipi. KTM è l’unica infatti a competere su tre fronti così difficili, mettendo in pista una moto completa in Moto3 e MotoGP, a cui si deve aggiungere la ciclistica che ha debuttato quest’anno in Moto2 piazzandosi immediatamente al livello delle migliori moto della categoria.

La settima posizione in griglia è un risultato che era già stato ottenuto da Espargarò al Sachsenring, ma la doppia soddisfazione di avere entrambe le moto veloci in Q2 è arrivata per la prima volta a Motegi, risvegliando anche l’orgoglio di Bradley Smith che ha da poco incassato la conferma come titolare nel 2018 dopo che la sua posizione era stata minacciata da Mika Kallio. Sabato Smith aveva commentato così la prestazione esaltante delle qualifiche: «Un grande risultato per noi! Essere settimi in griglia semplifica moltissimo la vita in gara. In qualifica era fondamentale raccogliere l’opportunità per dare questo risultato alla KTM, alla squadra ed a tutti i ragazzi che lavorano con me. Mi sono sentito alla grande».

Parole che sottolineano la soddisfazione di un pilota snobbato troppo a lungo e che ha un ruolo molto importante per lo sviluppo di una moto che sembra sempre più competitiva. L’entusiasmo per questo risultato è stato sottolineato anche da Sebastian Risse, Direttore Tecnico del progetto MotoGP KTM: «Il Team è super felice per quanto fatto in qualifica. é la prima volta che corriamo a Motegi, e non avevamo abbastanza informazioni per adattare la moto alle condizioni della pista, perciò abbiamo lavorato duro durante le libere per capire come sistemare la moto. E’ stata una grande giornata»

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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