MotoGP Lorenzo Honda Aragon
Al Motorland di Aragon, Jorge Lorenzo ha collezionato l’ennesimo zero in classifica. Quella che sarebbe dovuta essere la grande occasione, quella della consacrazione con la Honda, si è trasformata in un’agonia senza fine, iniziata praticamente nel momento del suo approdo alla scuderia giapponese. Sfiduciato e avvilito, il cinque volte Campione del Mondo, anche in casa, è apparso timoroso e il 20° posto in classifica ne è la dimostrazione lampante: «Sembrava che questa volta potessi avvicinarmi ai 30 secondi di ritardo, che poi era il mio obiettivo. Ho iniziato bene, mi sentivo bene con la gomma fresca e ho provato a forzare; da quel momento dal posteriore ho iniziato a scivolare immediatamente e tutti hanno iniziato a superarmi con facilità».
Quasi imbarazzante, per un campione di quel calibro, dover ammettere di avere come obiettivo quello di stare sotto i 30″ dal primo, ma questa è la dura realtà vissuta dal maiorchino, che ha chiuso a 46.087″. E le prospettive per il futuro non sono affatto rosee, come affermato a Marca: «Sarà molto difficile che nel 2019 possa riuscire a salire sul podio. Non sono mai stato realmente competitivo con questa moto, condizionato anche dai tanti problemi fisici che mi hanno condizionato molto,che si fa ancora sentire. I contrattempi hanno rallentato notevolmente quell’evoluzione che stava avvenendo».
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