MotoGP

MotoGP, Honda, Lorenzo: «Io e Pedrosa nemici-amici da sempre»

A qualche settimana dall’annuncio del ritiro di Pedrosa, Jorge Lorenzo, suo sostituto alla Honda Repsol, ha voluto raccontare il suo rapporto, non sempre rose e fiori, con il Campione di Sabadell

Dopo due anni piuttosto negativi trascorsi in Ducati, l’obiettivo di Jorge Lorenzo sarà quello di insidiare e mettere in difficoltà il neo compagno di scuderia, nonché Campione del Mondo, Marc Marquez. Il suo avvento alla Honda Repsol si è concretizzato anche per via della chiusura della carriera agonistica del connazionale Dani Pedrosa, diventato test-rider KTM, dopo più di una decade trascorsa nella casa giapponese. Il suo addio alla MotoGp ha generato, com’era giusto accadesse, apprezzamenti e molteplici considerazioni di stima da ogni angolo del globo, oltre che, naturalmente, dal suo team, compreso il neo acquisto maiorchino. E proprio a proposito dello storico rapporto tra i due, Lorenzo ha rilasciato un interessante intervista a Speedweek, nella quale precisa come la relazione non sia sempre andata nel verso giusto:

«Io e lui ci conosciamo da quando avevo 12 anni e lui era poco più vecchio di me. Ai tempi in cui correva nella Coppa Movistar, tutti parlavano di questo ragazzino, perché era più piccolo di tutti gli altri ma era velocissimo. Ci siamo poi incrociati nelle varie categorie anche se lui, per età anagrafica, è sempre stato uno o due anni avanti a me. Ma è al Motomondiale che abbiamo iniziato a correre l’uno contro l’altro, sia in 125 che in 250. E proprio in quest’ultima, con i primi contatti, sono nati i primi dissidi e le prime polemiche, soprattutto sui media».

L’apice del contrasto, però, si raggiunse nel 2008, in MotoGP: «Nel GranPremio di Jerez, io ero in pole position, lui al secondo posto, e nella conferenza stampa della Top-3 dopo le qualifiche eravamo seduti insieme vicini a Colin Edwards. Nel momento in cui tentati di stringere la mano a Dani, lui si rifiutò, generando imbarazzo e sorpresa sia in me che in Colin: entrambi non capivamo quell’atteggiamento ingiustificato. Il giorno successivo, quello della gara, Re Juan Carlos, grande appassionato, salì sul podio per le premiazioni. Dal momento che anche lui era al corrente delle polemiche che c’erano state tra di noi, provò a riconciliarci costringendoci a stringere la mano, in una foto che poi è diventata molto popolare e famosa in Spagna».

Nonostante l’intervento della massima autorità spagnola, la situazione non migliorò, almeno fino al 2011: «Era evidente che nessuno dei due fosse contento di questa cosa e la tensione tra noi non è mutata, almeno fino alla stagione 2011-2012 quando i nostri rapporti si sono distesi: la nostra relazione è migliorata molto e ora abbiamo un grande rispetto l’uno dell’altro. Dispiace a tutti per il suo ritiro, è stato davvero un grande campione».

Federico Beltrame

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