MotoGP Lorenzo Honda Assen
Il Gran Premio di Thailandia ha consegnato l’ottavo titolo mondiale a Marc Marquez ma la Honda, oltre alla felicità e all’entusiasmo generato dal prestigioso successo raggiunto con quattro gare d’anticipo, deve affrontare l’ennesimo “caso Jorge Lorenzo“. Al termine del GP, concluso con oltre un minuto di ritardo dal suo connazionale, il maiorchino ha voluto lanciare l’ennesimo segnale di allarme alla sua scuderia, con una certa dose di critica: «Sarebbe bene che Honda si concentrasse per risolvere i problemi che il motore causa in percorrenza di curva, così che non ci sia un solo pilota in grado di vincere le gare».
Dichiarazioni pesanti, causate da un sentimento di frustrazione e umiliazione che lo sta attanagliando da inizio stagione. L’obiettivo, per le prossime gare, è provare a migliorare, sebbene le possibilità di farlo siano infime, secondo Lorenzo: «A Buriram non c’è stato nulla di positivo, indipendentemente dalle mie condizioni fisiche. Sono molto lento e ho uno svantaggio in secondi troppo importante rispetto agli altri. A Motegi i problemi saranno gli stessi, non proveremo nulla di nuovo che possa darmi un miglioramento significativo».
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