MotoGP

MotoGP, la lunga storia d’amore tra Valentino Rossi e il Mugello

La MotoGP finalmente torna in Italia: ripercorriamo la storia d’amore tra il Dottore e il Mugello

Il popolo giallo e non solo è pronto ad accorrere in massa a sostenere il pilota di Tavullia in quella che è una delle piste che gli ha dato di gran lunga più soddisfazioni, anche se negli ultimi 10 anni il dottore ha avuto qualche difficoltà. Quella tra Rossi ed il Mugello è una bellissima storia d’amore ma un po tormentata negli ultimi anni.

La pista toscana è stata infatti sede di bellissime vittorie ma anche di enormi delusioni per il pilota della Yamaha. La prima vittoria risale al 1997 nella classe 125cc quando iniziò la rivalità con Max Biaggi: è infatti l’occasione in cui il dottore festeggiò la vittoria portando la Schiffer (la famosa bambola gonfiabile), chiara frecciata al pilota romano che all’epoca era in compagnia di Naomi Campbell. Poi fu la volta del 1999 in 250cc quando Rossi sfoggiò la livrea Peace & Love.

Una storia d’amore tormentata perché nel 2000 Rossi stava duellando nelle 500cc con Biaggi Capirossi, quando a pochi giri dal termine scivolò e finì per terminare la gara al dodicesimo posto e nel 2001 finì di nuovo per terra. Dal 2002, invece, non c’è stata storia perché fino al 2008 il Mugello è stato territorio del pesarese che infila 7 vittorie consecutive (due con la Honda e cinque con la Yamaha).

La vittoria manca proprio dal 2008 e addirittura il Dottore nelle prove libere del sabato del 2010 cadde rovinosamente procurandosi una frattura di tibia e perone. Nel biennio Ducati il tracciato toscano è stato avaro di soddisfazioni con un sesto e un quinto posto. Nel 2013 una caduta nei primi giri dopo un contatto con Bautista, mentre nel 2014 e 2015 Rossi torna sul podio. Invece nel 2016 la rottura del motore, mentre era in testa alla gara ed in piena lotta per il titolo, grida ancora vendetta.

Del Mugello possiamo ricordare anche i numerosi caschi di Rossi per celebrare il gran premio d’Italia. A partire da quello dell’anno scorso dedicato al ritiro di Totti o quello del Mugiallo del 2016 oppure il casco del 2009 dove aveva le mani tra i capelli per la velocità della pista toscana o perché no quello del 2008 dove si vede la sua espressione al momento della staccata in fondo al rettilineo e sopratutto la semplicità del 2007 dove basta un cuore per ringraziare tutti i tifosi che gli sono stati vicino nello sciagurato mondiale del 2006.

Pasquale Ammendolea

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