MotoGP

MotoGP, Marc Marquez clamoroso: «In futuro andrei in Yamaha o Ducati»

Il cinque volte Campione del Mondo Marc Marquez ha rivelato in una recente intervista i suoi pensieri per il futuro: «Scegliere un altro team? Vorrei Yamaha o Ducati»

Marc Marquez su un’altra moto e in un’altra squadra; per ora fantascienza in MotoGP, dove lo spagnolo di Cervera ha esordito quattro anni fa con il team HRC ufficiale e con esso ha dominato ben tre dei suoi primi cinque campionati nella ‘top- class’, imponendosi agli occhi di tutto il Mondo come il nuovo grande talento che può ereditare le stesse fortune della leggenda vivente Valentino Rossi. Ma recentemente si è lasciato andare ad un’esternazione che ha del clamoroso, perché Marc è sempre stato l’uomo della Honda (che lo ha cresciuto e perfino fatto esordire da subito in classe regina nel team ufficiale, anche a costo di far cambiare il vecchio regolamento per ‘rookie’) e di Emilio Alzamora e di tutti gli sponsor spagnoli che sostengono le avventure degli iberici nel motomondiale (Repsol inclusa, ovviamente): «Scegliere un altro team? Vorrei provarli tutti, ma è chiaro che vorrei provare sia Yamaha che Ducati, che hanno guidato il campionato».

YAMAHA E DUCATI DIREBBERO DI SI’, I PERCHE’- Marquez è un ragazzo con le idee chiare, la sua determinazione ad andare a prendere quello che vuole l’ha già dimostrata in passato, sia nelle vicende di pista che in quelle mediatiche accadute fuori, e nonostante sia ancora giovanissimo e un contratto lo leghi a Honda fino alla fine del 2018, già pensa alle mosse da fare in un futuro lontano, per evitare i rischi corsi da illustri colleghi prima di lui di rimanere troppo a lungo nello stesso posto e perdere le motivazioni necessarie. Così sta seriamente prendendo in considerazione i costruttori rivali, quelli che più stanno mettendo in difficoltà la casa alata nipponica ultimamente, com’è normale che sia per chi vuole vincere mondiali a ripetizione e diventare il più grande di sempre. La notizia può essere una buona indicazione soprattutto per Ducati, la quale, prima di scegliere Lorenzo, aveva ammesso di aver sondato anche la disponibilità del numero 93 come ‘top-rider’ da ingaggiare per tornare competitiva per il titolo; e, visto come stanno andando le cose col 99, a Borgo Panigale sarà un momento di cruciali discussioni al momento del rinnovo del contratto. Per quanto riguarda Yamaha, invece, impossibile che Marquez possa coesistere con uno tra Rossi e Vinales viste le infuocate ostilità, ma tutti ci ricordiamo la boutade del Direttore di Movistar (principal sponsor del team Yamaha Factory, anch’esso spagnolo e dunque interessato ad avere un pilota forte di quella nazionalità in squadra per attirare pubblico) che chiedeva l’arrivo del campione Repsol in sostituzione di Lorenzo, incurante dei fatti del 2015 tra Valentino e Marc.

SERIO PENSIERO PER IL FUTURO O MINACCIA ALLA HONDA? – Dunque anche la casa dei ‘tre diapason’ non potrebbe dire di no ad un eventuale arrivo di Marquez, in questo caso perché sarebbe un grande affare economico. Se le cose dovessero stare veramente così, il prossimo mercato piloti, che vedrà coinvolti anche i ‘big’ con i contratti in scadenza, sarebbe pieno di colpi di scena e girandole, perché il trasferimento di uno come il talento di Cervera sposterebbe inevitabilmente tutti gli equilibri di squadra. Oppure la sua dichiarazione è stata solo un segnale di avviso a Honda, per spronarla a tornare a produrre prototipi migliori della concorrenza, non come le ultime moto che tante difficoltà stanno creando a Marc e lo costringono a dover guidare “sopra i problemi”? Emblematiche le altre parole rilasciate dal pilota su questo: «Di tutti i problemi che abbiamo, il principale è uscire dalle curve. Non acceleriamo come vogliamo. Per recuperare il tempo perduto in uscita è necessario frenare più tardi e entrare nell’angolo più velocemente. Questo a sua volta ti costringe ad andare al limite con il pneumatico anteriore». Marquez via dalla HRC: rischio concreto o fantascienza? Solo l’ormai imminente 2018 ci darà le risposte veritiere.

Luca Agnelli

Mi piace il giornalismo e studio Scienze della Comunicazione, ma sono timido: allora scrivo. Il mio cognome fa parte del mondo dei motori da prima che lo decidessi io. Da piccolo spegnevo la tv a mio papà che guardava le corse perché volevo giocasse con me. Poi ho iniziato a seguirle insieme a lui. Adesso guai a chi me le toglie.

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