dovizioso marquez misano motogp 2017
Misano non ha per niente risentito dell’assenza di Valentino Rossi, il suo grande protagonista, e questo né fuori dalla pista in termini di pubblico, né tantomeno dentro alla pista. La corsa ha visto contendersi la vittoria con un emozionante duello, su un tracciato al limite a causa della tantissima pioggia caduta, Marc Marquez e gli italiani Danilo Petrucci e Andrea Dovizioso su Ducati. Alla fine come è noto ha vinto lo spagnolo, con non poca delusione per gli spettatori nostrani, il quale si è anche ripreso la vetta della classifica Mondiale che era occupata da Dovizioso. Ma il forlivese può sorridere nonostante i punti persi, grazie alla classifica resa nota da Brembo, il fornitore ufficiale dei freni delle MotoGP, sul pilota che ha fatto la staccata più forte al termine dei rettilinei prima di inserirsi in curve che al “Marco Simoncelli World Circuit” possono essere a velocità di percorrenza anche molto basse (quella della Quercia, dove avviene la frenata più lunga e impegnativa, si passa da 294 km/h a 79 km/h).
I PRIMI NEL MONDIALE SONO I MIGLIORI STACCATORI – Dovizioso ha fatto valere e ha difeso degnamente la scuola tutta italiana di questa abilità nella guida, di cui Rossi è il maestro indiscusso ed infatti era stato il numero 1 nella graduatoria post-Mugello, ed è stato più forte di Marquez (non uno qualsiasi, ma un corridore che ne fa uno dei propri punti di forza) nel fermare la sua Desmosedici dopo aver spalancato il gas sui rettilinei. Curioso come questa classifica rispecchi quella del Mondiale, con il podio delle staccate chiuso da Maverick Vinales.
4.8 SECONDI E DISCHI A 650° PER FRENARE UNA MOTOGP – I dati resi pubblici da Brembo sponsorizzano la qualità dei loro dischi freno messi a disposizione della ‘top-class’: sempre alla “Quercia”, veniamo a sapere che il tempo di frenata in MotoGP è pari a soli 4.8 secondi durante i quali si raggiungono addirittura i 650°, e tutto questo in una sola curva. Immaginarsi un giro completo o una gara intera! Le informazioni sono state ottenute utilizzando i dati della telemetria e analizzandoli in base ad altri parametri tecnici tra cui il punto di frenata, la decelerazione massima, la massima pressione esercitata sulla leva freno, la durata temporale della frenata ed altri ancora. La solita tecnica in abbondanza che circola nel Motomondiale, ma poi, se non ci fosse l’abilità dei piloti a saperla mettere a frutto, non sarebbe possibile ammirare nulla di ciò. E le staccate sono il “nocciolo” dello spettacolo.
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