MotoGP

MotoGP, Morbidelli: «Rossi? Non mi darà più consigli come in passato»

Il campione del mondo di Moto2, cresciuto nella VR46 Academy, sarà il primo ‘allievo’ del Dottore a sfidarlo direttamente in pista in MotoGP: «Il rapporto cambierà, da adesso saremo avversari»

L’allievo contro il maestro. Mai come in questo caso la definizione è azzeccata e calzante per definire la situazione che vivranno in pista nella prossima stagione Franco Morbidelli e Valentino Rossi, Per la prima volta da quando il Dottore ha creato la VR46 Academy uno dei suoi ragazzi lo sfiderà direttamente in pista: non al Ranch di Tavullia o durante le lunghe giornate di test a Misano, ma in gara, nel Motomondiale, in quella che sarà una stagione di MotoGP speciale per entrambi. Una situazione particolare perchè in questi anni Rossi è stato per i ‘suoi’ ragazzi davvero come un insegnante: spesso presente nei box durante le prove o nei test, appollaiato sul muretto a seguire le gare, pronto a dispensare consigli e suggerimenti e a festeggiare le vittorie ed i titoli conquistati dai campioncini che fanno parte della sua scuola. Era stato proprio Vale uno dei primi a congratularsi con Morbidelli il 29 ottobre scorso, quando in Malesia l’italo-brasiliano si era laureato campione del mondo di Moto2, scendendo addirittura in pista durante il giro d’onore del numero 21 per abbracciarlo. Adesso quel ‘campioncino’ sarà un suo rivale diretto e lo stesso Morbido è consapevole che i rapporti tra i due cambieranno: «Conosco Vale da quando ho 13 anni, è da allora che mi alleno con lui e fino ad oggi mi ha insegnato molto. Da adesso però saremo avversari e sicuramente mi lascerà da solo. Gli insegnamenti dovrò saperli cogliere io, di certo non mi darà più consigli come faceva in passato, io farei lo stesso».

Oltre alla rivalità però c’è anche un discorso di eredità sportiva: l’ultimo italiano a vincere un titolo mondiale era stato Rossi in MotoGP nel 2009 ed è naturale che ci si possa chiedere se Morbidelli dopo aver spezzato il digiuno iridato azzurro possa aspirare a succedere a Valentino anche in top class: «In tanti mi dicono che sono il nuovo Valentino. E’ una pressione in più, devo sopportarla e conviverci. Come in Spagna c’è un solo Marquez, in Italia c’è un solo Rossi. Essere come loro è impossibile, io voglio provare a scrivere la mia storia». Intanto il Morbido fissa i primi obiettivi per il prossimo anno: «Voglio riuscire a guidare al meglio la moto ed imparare dai piloti migliori». Idee chiare e voglia di crescere: non per diventare il nuovo Valentino ma per riuscire, magari, a batterlo.

Matteo Senatore

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