MotoGP

MotoGP Motegi, la Yamaha ufficiale continua a sprofondare

Disastrosa qualifica per Rossi e Viñales che partiranno 12° e 14°. Per lo spagnolo l’umiliazione di non entrare neanche in Q2. Vale spiega: «Ci serve la pista bagnata»

Si dice che il buio più profondo sia subito prima dell’alba, ma il sole all’orizzonte nel cielo del team Factory Yamaha è ancora lontanissimo dal sorgere. Disastro è la parola più ricorrente ed anche la più adatta per commentare le qualifiche del Gran Premio del Giappone per Viñales e Rossi, che non solo vedono fuggire lontanissime Honda e Ducati, ma devono pure subire la beffa di trovare in pole position Zarco in sella alla moto del 2016. Basta indicare le posizioni di partenza di domani per capire quanto nera sia la crisi del team ufficiale della casa di Iwata: 12° Rossi, 14° Viñales, addirittura eliminato nel Q1, lui che in teoria sarebbe un contendente al titolo mondiale e che ad inizio stagione sembrava in grado di disporre degli avversari a suo piacimento. Tra il depresso e il rassegnato le dichiarazioni di Maverick che spiega: «Oggi ho avuto gli stessi problemi che per tutto l’anno ho avuto in condizioni di bagnato. Ho tanto spinning sul posteriore e non posso guidare la moto come voglio in queste condizioni. Stiamo lavorando duramente e dando tutto; il risultato delle qualifiche è quello che è. Adesso lavoriamo per domani: purtroppo è difficile aggiustare questi problemi in una sola settimana. Cercheremo di migliorare in gara, facendo il nostro meglio e provando a prendere più punti possibili».

Meno pessimista Valentino Rossi, tra l’altro autore di un brutto volo in FP4, per fortuna senza conseguenze: «E’ stata una brutta caduta, ma sono stato fortunato. Ho solo un po’ male ad un dito ma la cosa importante è che la gamba sia ok. Con la pista completamente bagnata questa mattina siamo andati meglio, perchè abbiamo aggiustato il setting della moto. Era abbastanza veloce ma poi sfortunatamente con meno acqua in pista le cose sono peggiorate. Anche per questo motivo abbiamo provato ad usare le gomme slick, rischiando, ma la pista non era ancora abbastanza asciutta. Dobbiamo aspettare e vedere quali saranno le condizioni meteo domani: più c’è acqua in pista più andiamo forte, meno ce n’è più noi soffriamo».

Matteo Senatore

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