MotoGP

MotoGP, Pedrosa sull’incidente: «La Race Direction si è sbagliata»

Dani ha espresso il suo pensiero sulla sfortunata caduta che ha coinvolto anche Lorenzo e Dovizioso, spiegando che per lui la Direzione gara ha sbagliato a classificarlo come un semplice incidente di gara

Ancora una volta, la sfortuna si accanisce contro il povero Dani Pedrosa. Infatti, in questo inizio di stagione, il pilota di Sabadell è caduto due volte da incolpevole e inoltre si è infortunato al polso, giocoforza limitando la sua prestazione in Austin. Peccato perchè pareva più in forma che mai. Durante il pre campionato, Pedrosa era certo di essere uno dei favoriti alla vittoria finale, frutto di un intenso allenamento invernale. Ora invece, il pilota che non è mai riuscito a vincere un titolo del mondo in MotoGP, deve cercare di non perdere più punti dalla vetta del mondiale, per non dire di già addio alle speranze di trionfo. Tra l’altro, il trentaduenne ha il contratto a scadenza e quindi tramite le sue prestazioni, si gioca la permanenza in HRC.

Ecco cosa pensa della sfortunata tripla caduta di cui è stato protagonista: «Nessuno dei tre ha colpa e siamo tre piloti non aggressivi, ma c’è qualcosa di ovvio. Ero sulla traiettoria ideale e non ho visto Jorge, perché mi stavo appoggiando in curva con la testa dalla direzione opposto. Non voglio rivendicare niente contro Jorge né contro nessun altro, non sarebbe da me. Non voglio sanzioni per altri piloti e lascio la mia contestazione. Ho parlato con alcuni membri, perché Mike Webb, direttore di gara, non ha nemmeno voluto avere un confronto con me. Non sono assolutamente d’accordo, penso che la Direzione di Gara si sia sbagliata. Sono andato a chiedere perché dopo una dinamica come questa decidano che sia solo un semplice incidente. Ero in linea e Dovizioso ha separato, andando largo, Jorge dalla linea e i due erano fuori e io stavo andando dentro. Quando te ne vai, se torni, devi fare molta attenzione guardando. Questo è quello che ho cercato di spiegare alla Direzione Gara, non tanto per prendere provvedimenti su Jorge, al contrario, ma per cercare di spiegare agli altri centauri che questo deve essere evitato. Se lo classificano come incidente di gara, gli altri piloti crederanno che sia normale e dovrebbero capire che invece non lo è».

Andrea Agosto

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