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MotoGP

Perchè tutti vogliono Stoner in sella?

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L’australiano resta l’oggetto del desiderio dei ducatisti di tutto il mondo. Quale occasione migliore del WDW per capire come mai non è ancora sopita la Stoner Mania?

Tutti vogliono vedere Casey Stoner che torna a correre. Questo il verdetto unanime del popolo Ducati riunito al Marco Simoncelli di Misano per la grande festa rossa. La Ducati ha avuto la grande fortuna di avere autentiche leggende in sella alle proprie moto. Una lista di nomi da far venire i brividi lungo la schiena da Carl Fogarty a Troy Bayliss e tantissimi erano presenti al WDW a Misano, la grande festa del popolo Rosso.

Casey Stoner è indubbiamente uno dei grandi beniamini del popolo Ducati. Il pilota selvaggio, l’unico che per anni è stato in grado di vincere con la belva, la Desmosedici. Una moto che ha fatto passare notti insonni a fior di campioni, tra cui Valentino Rossi e Marco Melandri. L’australiano è stato dal 2007 al 2010 l’anima racing della Ducati, l’incarnazione del pilota capace di elevare il mezzo al di sopra delle sue potenzialità. Dopo la parentesi di due anni in Honda che gli ha fruttato un titolo di campione del mondo nel 2011, Casey ha salutato la compagnia con uno dei ritiri più discussi della storia.

La decisione dell’australiano ha lasciato letteralmente sgomenti tutti gli appassionati, che non riuscivano a comprendere perchè un ragazzo così giovane ed al massimo della propria competitività volesse salutare quel mondo che tanto gli aveva dato e a cui a sua volta aveva dato tanto.

Prima l’addio, poi i test con la Honda e la 8 Ore di Suzuka finita male. Poi la voglia di qualcosa di nuovo, la voglia di vedere di nuovo vincere una moto rossa, come faceva con lui. Il ritorno di Casey in orbita Ducati ha fatto salire alle stelle la temperatura della passione. I ducatisti di tutto il mondo speravano che potesse correre, magari da subito. Si sperava che la mossa di prenderlo come tester fosse il preludio ad un ritorno in pianta stabile, ma l’annuncio di Jorge Lorenzo per il 2017 ha raffreddato gli animi Stoneriani.

Eppure girando per il WDW e chiedendo in giro agli appassionati cosa ne pensassero, l’opinione generale è univoca: il popolo Ducati rivorrebbe Casey in sella sempre. Perchè?

“Perchè Casey è stato l’unico a guidare la Desmosedici davvero con il cuore, senza paura e solo con l’istinto” dice Chris. Una SuperSport 900 gialla e tenuta come un gioiello per lui, con la voglia di vivere un weekend tra fratelli ducatisti ed il sogno di tornare in Inghilterra con un autografo di Troy Bayliss.

Anche Manuel, riminese doc, la pensa in modo simile “Stoner ha incarnato per anni il pilota Ducati per eccellenza. Sembrava perfetto per quella moto, e la moto sembrava perfetta per lui. So che è difficile che torni a correre, ma per ma meglio Casey per una gara che Lorenzo per una stagione”. 

Anche le donne non mancano di tifare Casey, per ragioni anche insospettabili come ci confessa Alessandra, a Misano con la sua Monster 695 “Quando ha vinto il titolo, volevo tatuarmi il 27 sul polso, ma il moroso mi ha proibito di farlo! Da donna, ho apprezzato tantissimo la sua decisione di ritirarsi per dedicarsi alla sua bella Adriana ed alla famiglia. Ha dimostrato di avere valori veri, che non sempre sembrano appartenere a questo mondo. Da tifosa pagherei qualunque cifra per vederlo correre a Phillip Island!”

Secondo Claudio, che ha raggiunto Misano partendo dalla provincia di Roma in sella alla sua amatissima Hypermotard “Stoner ha girato qui più forte degli ufficiali, noi l’abbiamo sentito mentre giravamo attorno a Misano giovedì, quando siamo arrivati col gruppo in Riviera. Sono un suo grande tifoso, e mi piacerebbe vederlo in qualche gara. L’ho visto girare nel giro d’onore con gli altri piloti. In sella è sempre bellissimo, con uno stile che si avvicina leggermente a quello di Marquez. E poi c’è qualcosa che non so spiegare, mi regala delle emozioni fortissime vederlo in sella. Per adesso lo preferisco di gran lunga a Lorenzo, che invece ha secondo me uno stile troppo pulito per la Ducati”

C’è anche chi si lancia in paragoni spericolati, come il tedesco Michael, facendo comprendere perchè Casey ha lasciato il segno come nessun altro “Sono stato un grandissimo tifoso di Fogarty e poi di Bayliss in SBK. Non pensavo che sarebbe arrivato un altro capace di fare tanto per Ducati, poi è arrivato questo ragazzino australiano che ha vinto in Qatar alla prima gara. Lì ho capito che avevamo ritrovato un campione, qualcuno con cui vincere tanto. Penso che se anche Lorenzo dovesse vincere, non sarebbe la stessa cosa.  Stoner è magico per gli appassionati Ducati”

La grande festa Ducati non ha ovviamente regalato alcun annuncio a sensazione da parte del diretto interessato. Casey si è limitato a confermare che farà un altro test sulla moto 2016 in Austria, assieme agli altri piloti. Tuttavia una certezza emerge in maniera prepotente da questa magnifica edizione del WDW.

Il popolo Ducati è ancora perdutamente innamorato di questo australiano dal carattere così complesso. Un amore viscerale. Un amore Desmodromico.

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