MotoGP

MotoGP, Rossi punzecchia Iannone per la sua guida a Phillip Island

Il Dottore non ha risparmiato qualche frecciata al connazionale della Suzuki, criticato per una guida troppo aggressiva. E dire che in passato Andrea si immaginava Vale come suo coach

La spettacolare gara di Phillip Island, con 6-7 piloti costantemente in battaglia tra loro praticamente dal primo all’ultimo giro, è ancora negli occhi di tutti gli appassionati. Un Gran Premio, quello australiano, corso su un circuito splendido che ha visto i piloti affrontarsi con staccate al limite e a volte anche oltre. Il tema della crescente aggressività in pista è stato dibattuto anche in conferenza stampa ed è un argomento molto presente nelle discussioni tra gli addetti ai lavori di questi giorni. Tra i più spericolati nelle manovre di sorpasso ci sono stati sicuramente due piloti su tutti, Johann Zarco e Andrea Iannone. Il francese, all’esordio in MotoGP, è stato più volte criticato quest’anno per il suo atteggiamento giudicato troppo spericolato da molti piloti, tra cui Rossi e Lorenzo, che l’hanno accusato di guidare come se fosse in un videogame; critiche simili in passato erano state mosse anche a Iannone, che domenica è giunto 6°, cogliendo il secondo miglior risultato in stagione. Il pilota della Suzuki però ha ricevuto nuovamente qualche punzecchiatura per il suo stile di guida, in particolare dal connazionale Valentino Rossi.

Il Dottore, al 17° podio in 21 gare disputate sulla pista australiana e tornato per la prima volta nella top 3 dal giorno della frattura di tibia e perone a fine agosto, ha infatti commentato: «Iannone ha guidato come un pazzo, quando pensavo di poter provare a tenere il ritmo di Marquez lui si è buttato in mezzo e ho dovuto ricominciare tutto da capo». Una frecciata per spiegare al pilota di Vasto che non si può guidare come se in pista si fosse da soli; la cosa buffa per certi versi è che lo stesso Iannone in un’intervista di pochi mesi fa aveva ipotizzato per Rossi un futuro da suo coach, spiegando come quella sarebbe potuta essere una svolta per la sua carriera. In attesa che possa venire quel giorno, Valentino ha già iniziato a dare qualche consiglio di guida ad Andrea.

Matteo Senatore

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