MotoGP

MotoGP, Syahrin: «Tech3 sa come rendere forti i principianti»

Il pilota malese racconta le sue sensazione sulle prime gare svolte da pilota di MotoGP, raccontando le differenze con la categoria di mezzo e il rapporto speciale con la sua squadra

Syahrin sta prendendo sempre più confidenza con la categoria regina. Parecchi addetti al lavoro ad inizio anno, si aspettavano che il ventiquattrenne faticasse di più, nonostante l’ottimo livello della sua Yamaha. Invece, sin da subito, il malese non ha sfigurato nonostante la mancanza quasi totale di test invernali con al categoria superiore. Tuttavia, nelle ultime apparizioni, Hafizh è apparso in leggera flessione, anche per via di una condizione fisica non ottimale, per via di infortuni postumi ad una violenta caduta in bici. Ora, il pilota nativo di Selangor, deve tornare in fretta e furia ai livelli che ha dimostrato in cui può competere. Anzi, ci aspettiamo che il suo miglioramento sia progressivo, gara dopo gara.

Ecco cosa ha espresso Pescao su varie interessanti tematiche, secondo ciò che è stato riportato su MotoGP.com: «Quando ero ancora nella gara di Pocketbike, Valentino Rossi era, anche da noi, molto famoso ed è stato campione del mondo diverse volte in quegli anni. Il mio obiettivo era quello di emularlo. Nella mia seconda gara in MotoGP, sono stato dietro di lui per alcuni minuti e ho cercato di imparare il più possibile dal campione. Per ora, sono abbastanza soddisfatto dei miei progressi nella classe regina. Il primo test è stato complicato per me, ma alla fine è andato alla grande. La pressione su di me non è al massimo come negli altri rookie, proprio perché hanno svolto più test rispetto a me. Quindi sono molto contento di aver praticato durante le prime gare. Il team della Tech3 mi ha aiutato molto. Mi piace che questa squadra sia come una famiglia nei confronti dei piloti. Nicolas Reynier mi insegna molto quotidianamente. Hervé Poncharal è un tipo particolare quanto gentile. Questo team, sa come rendere forti i principianti. Questo è quello che hanno dimostrato con Jonas e Johann. Devo essere calmo e rilassato, tutto andrà bene. La Yamaha non consuma troppa energia, il che è un punto a favore. Ma ho dovuto cambiare molto il mio stile di guida. Tutto era nuovo per me. L’esperienza della classe Moto2 non porta molto, perché una MotoGP ha molta più potenza e anche le gomme sono molto differenti. Nella classe Moto2 non hai nemmeno l’elettronica, le moto sono tutte equilibrate e simili tra loro. Ci sono Honda, Ducati, Yamaha ecc… La Yamaha è la migliore moto per me».

Andrea Agosto

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