MotoGP

La MotoGP boccia il nuovo layout di Barcellona

Sul tracciato di Barcellona si stanno svolgendo i test della Michelin 070 e i piloti stanno affrontando il nuovo layout del tracciato, che risulta alquanto indigesto alla maggior parte dei piloti MotoGP

La MotoGP sta affrontando una tre giorni di test molto importante a Barcellona, durante i quali sono scesi in pista diversi team ufficiali, tra cui Honda e Ducati. Manca all’appello la Yamaha, sia con le moto ufficiali che con le due M1 del Tech3, mentre Ducati sta schierando Casey Stoner, il tester più veloce della storia del motociclismo. Tantissima la carne al fuoco, con elementi da provare che spaziano dalle gomme anteriori Michelin identificate con la sigla “070” al nuovo disegno del tracciato in Catalunya. Dopo l’incidente del 2016 al povero Luis Salom, si è deciso di cambiare il tracciato che sorge alle porte di Barcellona, e le modifiche apportate non sembrano affatto aver entusiasmato i piloti.

Basta leggere le dichiarazioni di alcuni per comprendere il punto di vista dei rider della Top Class. Le più colorite sono quelle del francese Loris Baz, che ha definito la chicane con un magnifico slang tipico di Manchester, che suona più o meno così: «The new Chicane is just fuc…. Sh…» e chapeau all’aplomb del pilota del team Aspar! Dopo aver attaccato senza tanti giri di parole il nuovo layout del tracciato, Loris spiega il perché di tanto astio: «Quella era l’unica parte della pista che mi piaceva. Capisco che la sicurezza venga prima di tutto, sono il primo a dirlo ogni volta. Penso che i muri siano più vicini in altre piste rispetto a quanto fossero qui, forse si doveva fare qualcos’altro. Capisco che forse in ottica sicurezza sia meglio ora di quanto non fosse prima. Ma credetemi, questo layout fa schifo (ndr utilizza di nuovo quello shi…qualcosa). Adesso l’ultimo settore è uno dei punti più lenti del mondiale. E’ un vero peccato, ma è così»

La pensa più o meno allo stesso modo Sam Lowes, che considera il nuovo layout un problema soprattutto per Moto2 e Moto3: «Non è una chicane da MotoGP. Non voglio parlarne male, perché è molto delicato il motivo per cui è lì. Ma per me, non era questo il modo di fare le cose. Potrebbe anche andare bene per la MotoGP. Ma vi garantisco che, e non mi piace dirlo, nei primi giri di Moto2 e Moto3 ci potrebbero essere molti incidenti lì. La pista è un po’ più lenta di prima. A me non piaceva com’era prima, ma adesso è anche peggio. E’ dura prendere il ritmo, devi rischiare molto e salire sui cordoli. Tanti lo hanno fatto oggi, ma secondo me non sarà permesso nel weekend di gara, e farlo costerà la cancellazione del giro»

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Interessante anche il punto di vista di Cal Crutchlow, uno che, come facilmente immaginabile, non le manda certo a dire: «Ok, capisco tutto, ma bisogna ricordare che noi l’abbiamo scelta. Non possiamo scegliere una soluzione dopo iniziare a lamentarci. Questo per quanto riguarda i ragazzi in griglia della MotoGP. Se si lamentano i ragazzi di Moto2 e Moto3, forse posso anche capirli, ma non possono farlo i piloti della MotoGP. Abbiamo scelto di farlo in questo modo per l’eccessiva velocità in quel punto e per il muretto all’esterno della curva. Alla fine questa è la soluzione trovata e dobbiamo adeguarci. Non sarà il massimo, ma facciamo quello che possiamo. Vedremo come andrà in gara»

Ora non resta che attendere eventuali decisioni, anche se risulta estremamente difficile pensare ad ulteriori modifiche. La sensazione, è che il lavoro svolto sia stato fatto all’insegna dell’economia, mortificando anche parte della bellezza di un tracciato che in quel punto era spettacolare, ed ha regalato finali di gara da leggenda. Primo su tutti, il celebre confronto tra Rossi e Lorenzo del 2009.

Redazione Motori

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