MotoGP

MotoGP, i test in Qatar lasciano numerosi dubbi a Valentino Rossi

Intervistato da Sky dopo i test in Qatar, Valentino Rossi ammette che bisogna ancora lavorare per sviluppare la moto al meglio, ma è apparso soddisfatto del secondo posto ottenuto

Nonostante la caduta che ha complicato i piani di Valentino Rossi, nel pomeriggio dei test in Qatar ha girato con un ritmo invidiabile, secondo solo al colpo di reni finale di Zarco. Di conseguenza, dopo il flop thailandese, era necessario un cambio di rotta per ritrovare certezze e scacciare gli incubi della scorsa nefasta stagione. Troppo presto per ipotizzare bilanci, la situazione sarà più chiara dopo la gara inaugurale della stagione, sempre a Losail.

Intervistato da Sky, Valentino Rossi ha esposto tutte le sue sensazioni post test: «Era importante fare bene, perché soprattutto a Buriram abbiamo sofferto. È un buon risultato essere secondo, è importante anche per tutta la squadra. Continuiamo a soffrire esageratamente con le gomme, sia davanti che dietro, se siamo al livello degli altri lo scopriremo solo tra due settimane. Abbiamo ancora alti e bassi, da una pista all’altra i valori della moto cambiano, dobbiamo cercare di non soffrire troppo nelle piste più toste. La caduta? Stavo provando la gomma davanti più dura, ma sentivo che a destra ero troppo al limite, e sono scivolato. Ma è tutto a posto. Test positivo, come quello di Sepang, perché ero veloce come passo, anche se mi è mancato il guizzo per il giro secco. Non sono contento della Thailandia, dove ho sofferto di più». 

Sulla concorrenza, Valentino Rossi ha affermato: «Dal punto di vista elettronico mi sembra che Honda e Ducati siano messi meglio. Ma è anche vero che la nostra moto nelle piste dove riusciamo a far lavorare le gomme bene è competitiva. Ho realizzato tanti long run e giri con le gomme usate, nell’arco dei tre giorni siamo migliorati, ma per capire quello che succederà dopo 22 giri bisogna aspettare la prima gara». Il comportamento della gomma posteriore in uscita di curva fa entrare in funzione l’elettronica che non permette una erogazione giusta e naturale della potenza. Sarà questo uno dei punti fondamentali da risolvere in casa Yamaha.

Infine, sensazioni diverse da quelle del compagno di squadra Maverick Vinales, decisamente più preoccupato sulla competitività della sua moto rispetto al compagno di team, il quale lascia il Qatar con il quinto tempo a poco più di quattro decimi dal leader Zarco: «Vinales? Non è contento, ma alla fine è lì vicino. È giovane e vorrebbe stare davanti un secondo a tutti».  

Andrea Agosto

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