MotoGP

MotoGP, Yamaha e i giochi di squadra: Rossi non dovrà aiutare Viñales

La casa di Iwata non darà istruzione a Valentino per favorire Viñales nella corsa al titolo mondiale

Il Motomondiale rispetto ad altre discipline del motorsport, F1 su tutte, ha sempre avuto un rapporto complicato con i giochi di squadra. Sarà che i piloti non sono collegati via radio con i box, sarà che il fattore umano è comunque prevalente rispetto al mezzo meccanico, ma le scenette di piloti che si mettono al servizio del loro compagno di box per aiutarlo nella corsa al titolo mondiale sono molto rare. In una stagione tirata come quella di quest’anno però, con 3 piloti di 3 case ufficiali diverse ancora in corsa per il titolo, è normale che l’argomento venga fuori e susciti interesse.

Ne ha parlato, almeno per quanto riguarda ‘casa Yamaha’, il direttore sportivo Massimo Meregalli alla Gazzetta dello Sport spiegato chiaramente che Valentino Rossi non diventerà in queste ultime 4 gare un ‘gregario di lusso’ di Maverick Viñales per aiutarlo a recuperare punti su Marc Marquez: «E’ una cosa che non abbiamo mai fatto in passato e non lo abbiamo preso in considerazione ora. Al massimo potremmo dire a Valentino di non ostacolare troppo Maverick in gara, se questo dovesse servire». Insomma, Rossi sarà liberissimo di fare la propria gara e di inseguire la vittoria, cercando al massimo di non battagliare in maniera troppo eccessiva con Maverick. In classifica lo spagnolo, dopo un avvio di stagione super, è lontano 28 punti dal connazionale Marquez e le speranze di successo finale sembrano ridotte al lumicino, ma Meregalli spera ancora nella rimonta: «Recuperare su Marquez non sarà facile, ma non c’è solo il GP del Giappone ancora da disputare. In inverno Maverick è andato molto forte in Australia e Malesia e faremo di tutto per provarci. Se a Motegi l’aderenza sarà come è stata in passato, saremo competitivi fino alla fine. Spero che i chilometri accumulati dai collaudatori paghino. Anche per questo motivo non avevamo pensato a Nakasuga come eventuale sostituto di Rossi ad Aragon, in questi giorni era a Motegi per provare la moto».

Matteo Senatore

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