lin jarvis yamaha motogp 2013
A Valencia e ad Jerez, in occasione degli ultimi test stagionali, la Yamaha ha, come già dimostrato nel corso delle ultime uscite in stagione, di essere un gradino sopra agli altri. Maverick Vinales ha letteralmente dominato le scene insieme a Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, mentre Valentino Rossi ha avuto qualche difficoltà in più. Ma a colpire, oltre a questo, è stata anche l’assenza di un collaudatore all’interno della scuderia di Iwata, dal momento che Honda ha scelto di affidarsi a Stefan Bradl al Ricardo Tormo, Suzuki a Sylvain Guintoli in Andalusia, così come la Ducati e KTM hanno schierato in entrambe le occasioni i loro collaudatori ufficiali Michele Pirro e Dani Pedrosa, mentre Aprilia si è affidata a Bradley Smith.
Alla Yamaha, dunque, dopo il no di Johann Zarco e il licenziamento di Jonas Folger, la casella è rimasta sguarnita. A tal proposito è intervenuto Lin Jarvis: «Abbiamo sempre lavorato con i collaudatori giapponesi. Quando le cose vengono sviluppate in Giappone, le proviamo sulla nostra pista di prova e talvolta a Motegi. Però era difficile confrontare le stesse informazioni, lo stesso feedback, la stessa interpretazione a causa dei diversi metodi di lavoro e procedure, quindi abbiamo dovuto fare una scelta. Abbiamo bisogno di un pilota veloce, abbiamo bisogno di qualcuno che possa darci il feedback esatto: speriamo di avere presto un pilota ancora più veloce».
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