MotoGP

MotoGP Silverstone, Yamaha farà debuttare un nuovo sistema di comunicazione

Il team Yamaha adotterà la tecnologia di comunicazione dashboard a partire dal GP di Gran Bretagna per evitare altri problemi ai piloti in caso di ‘flag-to-flag’, situazione molto probabile in Inghilterra

I giapponesi sono rinomati nel paddock del Motomondiale per la loro eccezionale reattività nel rispondere alle esigenze dei piloti: Yamaha non si smentisce, e così, dopo una ripresa di campionato segnata da gravi difficoltà, per Rossi e Vinales sono in arrivo grandi novità. Già a partire dal prossimo GP di Gran Bretagna, infatti, il team ufficiale della casa dei “tre diapason” sarà il primo in MotoGP ad adottare la tecnologia “dashboard”, l’innovativo sistema di comunicazione telematica tra box e pista tramite la comparsa di messaggi scritti sui display posizionati sul cupolino delle moto, e che da poco è stato introdotto nel regolamento per implementare i tradizionali “cartelloni” dal muretto.

YAMAHA, IL PASSATO INSEGNA: E’ CORSA PER ANTICIPARE I TEMPI DEGLI SVILUPPI – Per ora ricordiamo che si tratta di una libera scelta a discrezione delle squadre, ma in Yamaha ne sperimenteranno da subito la funzionalità in previsione dell’alto rischio di un’altra gara in condizioni meteo miste e che necessiti di un ‘flag-to-flag’, come accaduto a Brno quando Valentino Rossi ha lamentato poco aiuto dal proprio team per capire quando fosse il momento giusto di fare il cambio moto: «Siamo un po’ indietro con il nostro dashboard in Yamaha e ancora non siamo pronti, ma avrebbe aiutato un sacco».

Per quanto concerne invece il ritardo accusato dalla concorrenza nell’ultimo Gran Premio sul tracciato di Spielberg, da Iwata sono pronti ad anticipare ulteriori sviluppi pianificati: dopo il debutto con tempi forzati della nuova carena aerodinamica vista in Austria e di forcelle più leggere, nei test della prossima settimana a Misano per la M1 ci saranno altri nuovi pezzi. La Yamaha non vince più, e si vuole evitare una seconda parte di campionato senza successi come nel 2016, che taglierebbe di fatto fuori dalla lotta per il titolo i due grandi pretendenti Valentino Rossi e Maverick Vinales.

Luca Agnelli

Mi piace il giornalismo e studio Scienze della Comunicazione, ma sono timido: allora scrivo. Il mio cognome fa parte del mondo dei motori da prima che lo decidessi io. Da piccolo spegnevo la tv a mio papà che guardava le corse perché volevo giocasse con me. Poi ho iniziato a seguirle insieme a lui. Adesso guai a chi me le toglie.

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