paddock motogp
Niente sarà più come prima e soprattutto è ormai impossibile tornare indietro dopo quello che abbiamo visto da Motegi in poi. Cambiano gli pneumatici e tutti dovranno adottare la stessa centralina elettronica. Purtroppo non ci sono altre variazioni tecniche di rilievo se non l’uscita di scena delle ridicole Open. Quindi avremo anche nel prossimo anno solo quattro moto GP vere e tre piloti e mezzo. Ma la vera rivoluzione sarà negli atteggiamenti e nei comportamenti dei vari protagonisti di questo sport. Il motociclismo 2.0 non vedrà più sorrisini di circostanza, frasi fatte senza significato, interviste di aria fritta, facce false e facce di gomma. Valentino Rossi ha aperto la strada al nuovo motociclismo dove finalmente regnerà una brutale sincerità dove tutti si diranno in faccia quello che pensano realmente. Ha iniziato lui (rompendo il finto buonismo che regnava prima) con la conferenza stampa di Sepang e proseguendo con le dichiarazioni sul biscotto spagnolo.
A seguire Lorenzo ha mostrato tutto il suo livore e astio nei confronti del compagno di squadra denigrandolo e ringraziando pubblicamente i connazionali per l’aiuto ricevuto a Valencia. Non la darà più a bere a nessuno con i suoi sorrisini di circostanza il finto birichino Marc Marquez che senza nessun timore ha mostrato tutto il suo odio nei confronti di Valentino. Finalmente avremo conferenze stampa con offese e accuse dirette e interviste taglienti e tesissime. Questo clima ha ormai contagiato anche i team manager e i responsabili delle scuderie che si offenderanno pubblicamente accusando gli avversari di gravi scorrettezze. Nel motociclismo 2.0 anche i giornalisti potranno finalmente offendere in modo diretto i piloti a loro non simpatici senza tanti giri di parole e senza timore di essere presi per faziosi. Tanto ormai sono crollate tutte le regole del finto fair play sulle quali si reggeva il vecchio motociclismo. Abbiamo visto di tutto e di più e soprattutto il peggio di quello che ci si poteva aspettare. Però non è assolutamente detto che questo motociclismo 2.0 non sia peggiore di quello visto fino alla gran premio del Giappone 2015.
A me il crollo improvviso di ogni ipocrisia e delle solite dichiarazioni di circostanza sostituite dai reali pensieri di ogni pilota e di ogni protagonista mi ha mostrato un volto molto più umano e apprezzabile di un ambiente che viveva ormai di ipocrisie assurde. Come me l’hanno pensata evidentemente anche molti altri appassionati che si sono trovati in 10 milioni a seguire in TV l’ultima gara di Valencia. Record Annuale! Sicuramente è piaciuto a tutti il crollo delle convenzioni e l’arrivo della sincerità a tutti i costi. Ed è stato il grande mago della comunicazione Valentino a voler rompere gli schemi ormai logori e privi di interesse di un ambiente rigidamente impacchettato entro schemi falsi e ripetitivi mentre dietro si celavano rivalità esplosive e situazioni realmente opposte. Quindi prepariamoci al nuovo motociclismo 2.0 che nasce ufficialmente oggi a Valencia e che ci farà vivere la prossima stagione con grandissimo interesse visto che tutti i sipari sono stati strappati.
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