L'automobile cinese piace a tutti - www.MotoriNews24.com
Novità importanti sul SUV che tutti stanno aspettando: ecco come sarà il crossover cinese.
Il mondo delle automobili europee non può ormai più ignorare l’arrivo di tanti modelli cinesi, automobili che all’inizio sono stati accolti con ironia dai concorrenti, con sospetto dagli acquirenti – memori delle pessime figure fatte da marchi cinesi tra crash test andati male e cloni nei primi anni duemila – e, inevitabilmente, con grande clamore da entrambi quando è stata chiara una cosa: queste vetture non hanno nulla da invidiare ai modelli nostrani.
Vari marchi hanno provato la loro capacità di proporre dei prodotti davvero interessanti, dazi a parte. Tra queste per esempio c’è Chery, marchio molto famoso in Italia perché costituisce il partner commerciale principale di DR Automobiles, una realtà di Macchia di Isernia che ha preso spunto da vetture come la Tyggo della casa cinese. Chery ha di recente lanciato un progetto.
Stiamo parlando di Omoda, un marchio dedicato alla fascia di mercato superiore con cui l’azienda cinese sta “invadendo” anche l’Europa: ma che tipo di prodotti ci mettono a disposizione, nel concreto? Possiamo prendere come punto di partenza la Omoda 3, una vettura decisamente interessante che vedremo presto in vendita. Ecco quali sono le sue caratteristiche principali.
Partiamo dal principio ossia dal tipo di mezzo di cui parliamo. Lunga 4,3 metri, la Omoda 3 rientra a pieno nel settore dei crossover di medie dimensioni, quelle vetture che possono considerarsi l’anello di congiunzione tra i SUV e la categoria delle Segmento B. L’auto ha cinque posti e cinque porte con gli occupanti che vengono accolti da un sistema di AI, il primo mai usato dal marchio e da comodi interni sintetici.
La vettura che ricalca forse volutamente le linee di una Lambo Urus ha un aspetto molto accattivante, non c’è che dire. Interessante anche la scelta del motore che, scartata l’opzione del famoso ma problematico Pure Tech usato anche da Stellantis sembra essere orientata, stando alle indiscrezioni, verso un quattro cilindri 1.5 dotato di turbo. Saranno però immancabili e, anzi, d’obbligo le varianti elettrica ed ibrida.
Parlando di prezzi invece, anche se bisogna capire se e quanto i dazi influiranno su questo punto, dovremmo aggirarci tra i 20mila ed i 34mila euro. L’auto arriverà in Europa e, nello specifico, in Italia entro la fine dell’anno. Chissà come reagiranno i consumatori a questo nuovo SUV cinese; le premesse – ed il prezzo – sembrano decisamente interessanti.
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