I talenti che la Francia ha regalato al Mondiale - Motori News 24
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I talenti che la Francia ha regalato al Mondiale

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Scopriamo quali sono i grandi piloti dal passaporto francese che hanno calcato le scene del mondiale. Dal grande Sarron fino alle speranze per il futuro su cui puntano i cugini tricolore sia per la MotoGP che per la SBK

La Francia può contare sia su meteore che hanno disputato wild card nella sola gara di casa, che su vere e proprie icone del motociclismo come Christian Sarron, Jean Michel Bayle, Raymond Roche, Randy De Puniet, Olivier Jacque, Arnaud Vincent. Ci sono poi i grandi della SBK come Regis Laconi e Sylvain Guintoli fino ad arrivare agli attuali Loris Baz, Alexis Masbou, Fabio Quartararo e Louis Rossi.

Il primo nome di cui parlare non può esser altro che quello di Christian Sarron. Nato a Clermont Ferrand nel 1955, fa il suo esordio nel Motomondiale in 250 nel 1976 con la Yamaha e proprio nella gara di casa. A fine stagione non otterrà punti. Nel 1977 ottiene la sua prima vittoria in carriera in Germania e raccoglie un 4° posto in Spagna. Sarà 14° a fine stagione in classifica, con 23 punti all’attivo. Nel 1982 chiude 10° con 26 punti e una sola vittoria all’attivo. Il punto più alto della carriera lo tocca nel 1984 con la conquista del titolo mondiale della 250 con 109 punti, frutto di 3 vittorie ed 8 podi complessivi. Debutta in 350 nel 1976 sempre con Yamaha ottenendo solamente 5 punti, nel 1977 i punti a fine stagione sono 38 con 3 podi all’attivo mentre nel 1978 i punti all’attivo sono solamente 15 e nel 1982 i punti a fine campionato saranno 28. Il debutto in 500 avviene nel 1979 e ancora una volta alla guida di un Yamaha ottenendo 26 punti e l’11a posizione finale in campionato. I suoi anni migliori in 500 sono il 1985 e il 1989: in entrambi i casi finisce al 3° posto in campionato. Nel 1985 ottiene una vittoria e 5 podi complessivi mentre nel 1989 i podi sono solo 3 ma corre una stagione completa e senza ritiri. Si ritira a fine 1990. Bottino finale per Sarron: 7 vittorie e 37 podi in 148 gare, tutte con Yamaha tra 250, 350 e 500.

Classe 1969 invece per Jean Michel Bayle, nativo di Manosque. Il suo debutto nel Motomondiale risale al 1992 in 250 con la Honda e per di più nella gara di casa a Magny Cours che conclude al 24° posto. Nel 1993 passa all’Aprilia e chiude il campionato a quota 16 punti in 22a posizione. Va decisamente meglio nel 1994: 8° posto finale in campionato con 105 punti. Peggiora nel 1995 chiudendo la stagione a 37 punti in 15a posizione. Nel 1996 passa in 500 con una Yamaha e chiude il campionato al 9° posto con 110 punti ed un 4° posto ad Imola come miglior risultato. Nel 1997 sale sulla Modenas KR3 e chiude il campionato a quota 31 punti in 18a posizione con l’8° posto come miglior piazzamento in gara (Mugello ed Imola). Nel 1998 torna in Yamaha ma disputa solamente 4 gare (Brno, Imola, Catalunya, Argentina) con un 5° posto proprio ad Imola come miglior risultato. A fine stagione i punti saranno solamente 28 per una 16a posizione finale. Nel 1999 ritorna sulla Modenas KR3 ma ottiene solamente 4 punti frutto di un 12° posto in Malesia, mentre nel 2002 viene chiamato dal team Red Bull Yamaha WCM per sostituire Garry McCoy e raccoglie 5 punti frutto di un 14° e un 13° posto. Bottino finale della carriera 82 gare disputate con 3 pole e un 8° posto come miglior piazzamento finale in campionato.

Quando si pensa a Raymond Roche, subito si associano al francese il titolo mondiale in Superbike con la Ducati nel 1990. Eppure Roche ha un passato anche nel Motomondiale. L’esordio avviene nel 1976 in 250 con la Yamaha, ma nei primi anni sono poche le gioie e tanti i dolori che il buon Raymond porta a casa: ottiene solo un podio nel 1978 in 250 in Inghilterra. Nel 1980 passa in 500 e anche qui gli inizi non sono esaltanti: nel 1980 e 1982 ottiene 1 punto, nel 1981 0 punti. Qualcosa di buono si comincia ad intravedere nel 1983: 22 punti e 10a posizione finale. Nel 1984 chiude il campionato al 3° posto in sella alla Honda con 99 punti frutto di 8 podi, nel 1985 e 1986 conclude rispettivamente 7° e 8°. Nel 1987 sale sulla Cagiva e porta a casa 15 punti con 2 quinti posti come miglior piazzamento in gara, nel 1988 disputa solamente 9 gare delle 15 in programma e raccoglie 13 punti con un 9° posto come miglior piazzamento in gara. Nel 1989 prende parte solamente a 2 gare del Mondiale, in Italia e a casa sua in Francia ma non ottiene punti e addirittura al Mugello non parte neanche mentre nel 1990 disputa solo la gara di casa in Francia sempre con la Cagiva senza però riuscire a partire per la gara. Il bottino di Roche nel Motomondiale parla di 83 gare disputate con 10 podi, 2 pole e 265 punti ottenuti.

Classe 1974 per Regis Laconi, di origini sarde. Il pilota di Saint-Dizier debutta nel Motomondiale nel 1992 in 125 in sella alla Honda nella gara di casa conclusa al 26° posto. Nel 1995 passa in 250 sempre con la Honda e chiude la stagione con 4 punti mentre nel 1996 chiude al 15° posto con 43 punti. Passa in 500 nel 1997 sempre con la Honda e chiude la stagione al 14° posto con 52 punti, nel 1998 la svolta della carriera: passa in Yamaha. Finisce la stagione 1998 al 10° posto con 86 punti e un 5° posto come miglior risultato in gara (Germania). Nel 1999 continua con Yamaha ed è il suo anno migliore: chiude sì 11° in campionato con 103 punti ma vince la sua prima ed unica gara del Mondiale a Valencia e sale sul podio in Australia mentre nel 2000 chiude a quota 106 punti in 12a posizione. Ritorna nel motomondiale nel 2002 nella neonata MotoGP in sella all’Aprilia e chiude il campionato a quota 33 punti in 19a posizione. Bottino finale di Regis: 100 gare disputate con 1 vittoria, 2 podi e 1 pole.

Classe 1973 per un’altra icona del motociclismo francese, Olivier Jacque. Il nativo di Villerupt fa il suo esordio nel Motomondiale nel 1995 in 250 con la Honda. La stagione di esordio la chiude al 10° posto con 66 punti e 2 quarti posti come miglior risultato in gara. Nel 1996 termina al 3° posto con 193 punti, 1 vittoria e 7 podi complessivi, nel 1997 scala di una posizione pur aumentando i punti finali: finisce 4° con 201 punti, 2 vittorie e 7 podi complessivi. Nel 1998 finisce al 5° posto con 112 punti e solo 4 podi, nel 1999 si trasferisce alla Yamaha e chiude la stagione al 7° posto con 122 punti, 1 vittoria e 4 podi. Il 2000 è l’anno di grazia per Olivier nel quale agguanta il titolo in lotta con il compagno di box Nakano: titolo mondiale con 279 punti, 3 vittorie ed 11 podi. Nel 2001 sale in 500 sempre con la Yamaha insieme al suo compagno di box Nakano: chiude la stagione al 15° posto con 59 punti. Nel 2002 passa in MotoGP con la vecchia Yamaha YZR500 e chiude al 10° posto con 81 punti, nel 2003 gli viene data la nuova M1 con la quale colleziona 71 punti e la 12a posizione finale. Nel 2004 sale sulla Moriwaki con la quale disputa solamente 2 gare, in Giappone e Valencia ottenendo 5 punti proprio in Giappone, nel 2005 passa alla Kawasaki chiudendo 17° con 28 punti mentre nel 2007 saranno solamente 4 i punti finali. Bottino di fine carriera per Jacque: 7 vittorie, 1 mondiale, 35 podi, 17 pole in 136 gare.

Ha 36 anni invece Randy De Puniet, giramondo di Case costruttrici ed ora tester Ktm. Debutta in 125 nel 1998 sulla pista di casa di Le Mans chiudendo 17°. Nel 1999 e 2000 conclude rispettivamente al 18° e 17° posto in sella all’Aprilia. Nel 2001 sale in 250 sempre con Aprilia chiudendo il campionato al 13° posto con 50 punti, mentre nel 2002 finisce all’8° posto con 119 punti e 2 podi, nel 2003 chiude al 4° posto con 208 punti, 3 vittorie e 9 podi, nel 2004 finisce sul podio di fine stagione con il 3° posto in campionato e 214 punti, 1 vittoria ed 8 podi complessivi. Nel 2005 chiude a quota 138 punti con 1 vittoria e 3 podi mentre nel 2006 sale in MotoGP con la Kawasaki ottenendo 37 punti, nel 2007 i punti a fine stagione sono 108 con un podio in Giappone, nel 2008 passa in Honda e chiude a quota 61 punti in 15a posizione. Nel 2009 i punti sono 108 e la posizione finale è l’11^ grazie al podio in Inghilterra e tanti piazzamenti, nel 2010 i punti sono 116 mentre nel 2011 passa sulla Ducati Pramac ottenendo solamente 49 punti. Nel 2012 passa alla ART nella nuova categoria CRT ed ottiene 62 punti arrivando 2 volte 8° in gara, nel 2013 i punti saranno 36 a fine campionato mentre nel 2014 porta al debutto a Valencia la Suzuki GSX-RR che verrà utilizzata nel 2015.

Come abbiamo visto, pochi ma buoni i talenti della scuola francese che si sono particolarmente distinti nel Motomondiale sperando che le nuove leve come Baz, Zarco, Quartararo e Danilo possano riprendere le orme dei sopracitati piloti che hanno sventolato nel mondo il tricolore francese.

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