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Posto auto assegnato occupato: cosa si può fare e cosa rischia chi è in torto

Posto auto assegnato occupato: cosa si può fare e cosa rischia chi è in torto in questi casi anche dal punto di vista legale.

C’è un posto auto assegnato occupato in un condominio, cosa si può fare e cosa rischia chi ha torto in certi frangenti? Partiamo dal principio, dicendo che in un condominio dotato di parcheggio privato può succedere che un condomino o un estraneo lasci il proprio veicolo parcheggiato in un posto riservato ad altri.

Sul rischio che riguarda chi occupa il posto auto di altri condomini, non è così semplice, perché soprattutto nel caso di condomini va da caso a caso: cerchiamo di capire allora cosa può accadere se un posto auto assegnato già in precedenza viene occupato da qualcun altro.

Posto auto assegnato occupato: cosa succede davvero

A quanto pare, ogni condomino detiene una quota di proprietà del parcheggio o del garage, proporzionale ai millesimi di proprietà che possiede. Questa disposizione può essere modificata attraverso un regolamento condominiale redatto e accettato dai condomini. L’amministratore di condominio è responsabile della gestione e organizzione delle aree comuni come i parcheggi. Talvolta, però, viene a mancare lo spazio per i parcheggi dei condomini, e quindi può esserci il bisogno di implementare un sistema di rotazione (sempre decisa dall’assemblea condominiale).

In ogni caso, comunque, l’area di parcheggio di un condominio è considerata un’area comune disponibile a tutti i condomini, che hanno il diritto di usufruirne in maniera paritaria e indipendentemente dal loro luogo di residenza effettiva. Chiaramente, però, un estraneo non può usare sistematicamente il posto auto assegnato a un condominio (a meno che non si tratti di posti riservati a dei clienti). Cosa rischia, invece, chi occupa un parcheggio che spetta a qualcun altro? Per la Corte di Cassazione, chi occupa posti auto altrui rischia una condanna per violenza privata e di dover pagare un risarcimento notevole.

In questo caso specifico, la violenza consiste nell’impedire a un condomino il libero accesso al proprio posto auto. La pena prevista può arrivare alla reclusione fino a quattro anni con tanto di risarcimento danni. In caso il posto venga abusivamente occupato, il reato configurabile è quello di violazione di domicilio che comporta la pena della reclusione da uno a quattro anni, ma anche quello di invasione di terreni ed edifici (reclusione da uno a tre anni e multa da 102 a 1.032 euro). Ma chi trova spesso il suo posto occupato, cosa deve fare? Avvisare l’amministratore di condominio, in modo tale da fare cessare l’abuso. Può anche sporgere querela nei confronti del soggetto che parcheggia il proprio mezzo nel posto a lui assegnato.

Christian Camberini

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