
Affidabilità e guasti più comuni: l’analisi di Recomotor e TUV- www.MotoriNews24.com
Nel panorama automobilistico europeo, l’affidabilità dei veicoli continua a rappresentare un fattore chiave nelle scelte di acquisto.
Grazie agli studi condotti da enti di certificazione come il TUV tedesco e reti di officine come Recomotor, emerge un quadro dettagliato dei guasti più frequenti e delle marche che si distinguono per solidità o, al contrario, per criticità meccaniche e tecniche.
L’indagine condotta da Recomotor 2025, basata su dati raccolti da oltre 10.000 officine italiane, e il monitoraggio annuale del TUV sul mercato tedesco, offrono una visione approfondita delle problematiche più diffuse per marca e modello. I dati si basano su criteri oggettivi quali frequenza e gravità dei guasti, con particolare attenzione a difetti strutturali e malfunzionamenti ricorrenti non attribuibili a semplice usura.
Secondo la classifica del TUV, alcune vetture come la Honda Jazz, la Volkswagen Golf Sportsvan, l’Audi Q2 e la Porsche 911 si collocano tra i modelli più affidabili, con una Quota EM – ossia la percentuale di difetti significativi – che si attesta intorno al 2,4-2,6%. Recomotor conferma inoltre la leadership di marchi asiatici quali Toyota, Kia e Skoda, noti per la frequente assenza di guasti critici a trasmissione, componenti elettrici e impianti frenanti. Questi valori di affidabilità si traducono in minori costi di manutenzione e una maggiore tranquillità per gli automobilisti.
Al contrario, alcune case automobilistiche mostrano un quadro meno positivo: Alfa Romeo è il marchio più segnalato per guasti ricorrenti, seguita da Fiat, Land Rover e Jeep. Problemi comuni riguardano sistemi elettronici, alimentazione, trasmissione, sospensioni e freni, con Quota EM significativamente superiore alla media, impattando negativamente sui costi di manutenzione e sulla soddisfazione degli utenti.
I guasti più diffusi e le marche coinvolte
Dallo studio condotto in Spagna su oltre 17.000 officine, integrato con i dati di Recomotor e TUV, emergono le tipologie di guasto più frequenti sulle auto attualmente in circolazione:
- 30% dei guasti riguarda componenti elettrici, quali batteria, illuminazione e chiusura centralizzata; le marche più colpite sono Fiat, Jaguar e Land Rover.
- 20% dei problemi è legato all’elettronica, con malfunzionamenti all’iniezione, pompa e filtri, particolarmente evidenti su modelli Ford e Citroen.
- 13% delle segnalazioni riguarda il motore, con criticità rilevanti su vetture Citroen e Peugeot, in particolare per i motori PureTech.
- 12% dei guasti interessa i freni, con Volkswagen e Mercedes-Benz ai primi posti per frequenza di interventi.
- 10% dei problemi coinvolge lo sterzo, specie per difetti di gioco o cremagliera, con Renault e Tesla maggiormente segnalate.
- 8% dei guasti è relativo al sistema di climatizzazione, con Smart e Mercedes-Benz tra le marche più menzionate.
Questa distribuzione evidenzia come i difetti elettrici ed elettronici siano predominanti nei veicoli moderni, richiedendo attenzione nella scelta di modelli e brand.

Tra i veicoli più affidabili in assoluto, spicca la Toyota Corolla, che in Spagna è risultata la vettura con la più bassa Quota EM. Disponibile con motori da 140 e 196 CV, la Corolla si distingue per consumi contenuti (circa 4,4 litri/100 km) e per una gamma di carrozzerie che include 5 porte, berlina e Touring Sports. La leadership di Toyota si estende anche a marchi come Honda, Lexus e Subaru, confermando la superiorità dei costruttori giapponesi in termini di affidabilità.
La bontà costruttiva della Toyota Corolla è testimoniata anche da casi eccezionali come quello di un automobilista che ha percorso oltre 2 milioni di km senza interventi meccanici rilevanti. Questo genere di performance rafforza la reputazione del brand e giustifica la crescente preferenza degli automobilisti verso modelli con bassa incidenza di guasti.
Marchi meno affidabili: criticità e costi imprevisti
Il report evidenzia inoltre casi emblematici di modelli con elevata Quota EM: la Skoda Scala (11,8%), la Ford Mondeo (13,2%) e la Tesla Model 3 (14,2%) sono tra le auto con maggiori problemi strutturali, inclusi ancoraggi instabili, usura precoce di freni e pneumatici e malfunzionamenti delle centraline elettroniche. Questi difetti non solo aumentano i rischi per la sicurezza, ma influiscono anche negativamente sui costi di manutenzione e sulla soddisfazione degli utenti.
Le cause principali di queste criticità sono riconducibili a scarsa qualità dei materiali, difetti progettuali e componenti soggetti a usura rapida. La frequenza elevata di visite in officina penalizza il bilancio familiare e genera insoddisfazione tra i proprietari.
L’indicatore Quota EM si conferma pertanto uno strumento essenziale per valutare il potenziale rischio di guasti significativi e orientare le scelte di acquisto verso modelli che garantiscano stabilità e sicurezza nel tempo.