
Il progresso della Red Bull e il ruolo di Laurent Mekies- www.motorinews24.com
L’Italia si conferma terra di successi per Max Verstappen, che ha conquistato il suo 66° Gran Premio di Formula 1 a Monza.
Il quattro volte campione del mondo olandese ha potuto contare su una vettura decisamente più performante rispetto alle recenti gare, grazie agli sviluppi della Red Bull RB21, particolarmente efficace su piste a basso carico aerodinamico come l’Autodromo Nazionale.
Max Verstappen ha messo in evidenza i significativi passi avanti compiuti dalla squadra di Milton Keynes nel corso della stagione, sottolineando come la crescita tecnica abbia permesso di avvicinare e mettere in difficoltà anche le McLaren, ancora superiori ma non lontane. In particolare, il pilota ha espresso un elogio nei confronti di Laurent Mekies, figura chiave nella gestione tecnica del team, che grazie alla sua formazione ingegneristica riesce a formulare le domande giuste agli ingegneri, contribuendo a una migliore comprensione e sviluppo della vettura.
“Finora abbiamo disputato molte gare in cui abbiamo semplicemente provato diverse configurazioni della vettura, apportando modifiche piuttosto drastiche; cose che dimostravano che non avevamo la situazione sotto controllo e non sapevamo bene cosa fare. Laurent, grazie alla sua formazione ingegneristica, pone le domande giuste agli ingegneri, domande di buon senso, e credo che questo funzioni molto bene”, ha dichiarato Verstappen.
L’olandese ha inoltre evidenziato come già nel Gran Premio di Zandvoort si fosse percepito un miglioramento nella direzione tecnica adottata, ulteriormente confermato a Monza, dove la vettura ha fornito sensazioni ancora migliori in pista.
Le critiche implicite a Chris Horner e le dinamiche interne al team
Pur senza nominare direttamente l’ex team principal Chris Horner, Verstappen sembra lanciare una frecciata al passato, insinuando che in precedenza il team non fosse completamente in grado di interpretare al meglio i dati e le esigenze tecniche della monoposto. Questa situazione, seppur non esplicitamente attribuita a Horner, ha generato un acceso dibattito tra gli appassionati e gli addetti ai lavori.
Molti commentatori hanno difeso Horner, ricordando i numerosi successi ottenuti dalla Red Bull durante la sua gestione, tra cui otto titoli mondiali piloti in quindici anni, e hanno definito le critiche come esagerate o tendenziose. Altri hanno invece evidenziato come la squadra abbia attraversato una fase di crisi e divisioni interne negli ultimi mesi del 2023, con fazioni contrapposte pro-Horner e pro-Verstappen che avrebbero contribuito a un calo delle prestazioni e all’allontanamento di diversi tecnici chiave, complicando lo sviluppo della vettura.
“La RB ha cominciato ad avere il suo declino con i primi screzi interni, e da allora si sono create divisioni che hanno portato allo sfascio attuale”, si legge tra le opinioni di alcuni esperti.
Altri sottolineano che l’apporto tecnico e strategico di Horner nei periodi di massimo splendore del team fosse fondamentale, mentre la recente fase di difficoltà è stata superata grazie al lavoro di nuove figure come Mekies. Alcune critiche sono state rivolte anche ai tifosi e ai media, accusati di alimentare polemiche senza considerare la complessità gestionale di una squadra di Formula 1.

Nel frattempo, le frecciate lanciate da Verstappen sembrano indirettamente coinvolgere anche la Ferrari, con confronti tra la gestione tecnica di Mekies e quella del team italiano, spesso criticato per difficoltà interne e decisioni strategiche discutibili. Mekies, ex Ferrari, sembra aver trovato nuova linfa alla Red Bull, mentre il team di Maranello continua a cercare stabilità e risultati significativi.
La stagione 2025 di Formula 1 si conferma quindi ricca di tensioni interne e rivalità all’interno dei team, con Max Verstappen che, forte di una vettura migliorata e di una gestione tecnica più efficiente, punta a consolidare la sua leadership mondiale.