MotoGP

Valentino Rossi, il manager Meregalli: «Rientro una sua scelta, deciderà dopo le FP1»

Il team manager di Yamaha Meregalli sul rientro anticipato di Valentino Rossi: «Se torna non è solo per girare ma perché ce la può fare. Deciderà libero dopo le FP1»

«Ormai Valentino non mi sorprende più»: la frase pronunciata da Massimo Meregalli, il team manager del team Yamaha factory, è il sunto del pensiero comune che hanno fatto tutti gli appassionati di MotoGP, ma non solo, anche dello sport in generale, sul sempre più incredibile e stupefacente Valentino Rossi. Il 9 volte Campione del Mondo è pronto a scrivere un’altra impresa della sua leggendaria carriera con un rientro dal grave infortunio a tibia e perone a soli 21 giorni dall’episodio, sempre più concreto dopo la sua decisione di partire per Aragon e dopo aver ricevuto poche ore fa l’ok dei medici di gara per poter prendere parte al Gran Premio. Almeno alle prime Prove Libere di domani per il momento, in quanto solo in seguito a quelle il pesarese capirà se riuscirà a reggere l’intero fine settimana o meno; ma Meregalli a questo punto è convinto che il suo pilota sarà della lotta in Spagna: «E’ una sua decisione. Se l’ha presa, significa che ce la può fare. Sono convinto che non tornerà solo per girare ma perché si sente competitivo».

«DA QUANDO L’HO SENTITO SEMPRE MEGLIO AL TELEFONO HO COMINCIATO A CREDERCI» – Parole che sanno di incitamento a “stringere i denti” e a provarci fino all’ultimo, ma che non rappresentano alcuna pressione da parte di Yamaha, come chiarisce il manager: «Solo dopo il primo turno saprà le sue condizioni. Poi deciderà: anche in questo caso, Yamaha non spingerà per una o per l’altra scelta». Il team manager racconta le sensazioni vissute durante l’estremamente rapido percorso di riabilitazione fatto da Rossi: «Metà ottobre era la data prevista: anche parlando con il dottore che lo ha operato, si era ipotizzato Motegi. Poi però al telefono l’ho sentito sempre meglio ed ho cominciato a credere che potesse anticipare il rientro». Semplicemente il racconto di un fenomeno visto dagli occhi di chi gli sta vicino.

Luca Agnelli

Mi piace il giornalismo e studio Scienze della Comunicazione, ma sono timido: allora scrivo. Il mio cognome fa parte del mondo dei motori da prima che lo decidessi io. Da piccolo spegnevo la tv a mio papà che guardava le corse perché volevo giocasse con me. Poi ho iniziato a seguirle insieme a lui. Adesso guai a chi me le toglie.

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