Superbike

SBK, le novità del regolamento per la stagione 2021

Si è recentemente riunita la Commissione SBK che ha chiarito e introdotto alcuni punti per la stagione WORLDSBK 2021

La stagione 2021 del WorldSBK vedrà molte novità. Una delle più importanti sarà, senza dubbio, la nuova Yamaha R3 bLU cRU European Cup, che scenderà in pista in alcuni Round della stagione. Un altro grande cambiamento riguarderà, invece, la classe WorldSSP300 dove i piloti non saranno più divisi in due gruppi ma scenderanno in pista tutti insieme. Ma le novità non finiscono qui, in base a quanto emerso dalla Commissione SBK, formata da Gregorio LAVILLA (Dorna, Chairman), Franck VAYSSIÉ (FIM), Tomonori SATO (Honda), Andrea DOSOLI (Yamaha), Paolo MARCHETTI (Kawasaki), Marco ZAMBENEDETTI (Ducati), Marc BONGERS (BMW), Brian GILLEN (MV Agusta) alla presenza di Paul DUPARC (FIM, con il ruolo di Segretario dell’incontro), Scott SMART (Direttore Tecnico del WSBK), Dominique HÉBRARD (FIM CTI Sporting Manager).

Oltre alla “fusione” nella classe WorldSSP300, come già annunciato, verrà riproposto il Long Lap Penalty, che entreranno nel novero delle sanzioni nel FIM WSBK. LLP che non verrà proposto, probabilmente, su tutti i circuiti ma solo su piste adatte ad accoglierla e sarà solo l’Ispettore FIM/ Responsabile della Sicurezza a decidere su quale pista sarà attuato. Insieme a questo, anche la novità riguardante la bandiera gialla: coloro che vedranno esposta la bandiera gialla dovranno rallentare a sicurezza dei piloti coinvolti in cadute. Inoltre, ai piloti che nel corso delle qualifiche vedranno comparire la bandiera gialla verrà cancellato il tempo sul giro.

Tra le nuove introduzioni, ma soltanto dal 2023, ci sarà anche l’obbligo di utilizzo dei pannelli a LED in SBK e nell’EWC (dal 2022 nel caso dei Gran Premi). Collegato a questo, si è deciso di non esporre insieme le bandiere che segnalano “presenza di pioggia” e “cambiamenti di aderenza”. Per quanto riguarda le restrizioni alle prove e ai test, si è chiarito quali moto stradali potranno essere utilizzate ai fini dell’allenamento, con l’obiettivo di evitare allenamenti e dimestichezza con moto da corsa.

Infine, oltre alla presenza fissa di un elicottero in caso di emergenza, a meno che nelle vicinanze non sia presente un ospedale riconosciuto dalla FIM per la gestione di traumi significativi, è stata chiarita la questione relativa a ricorsi ed appelli: qualsiasi persona od organizzazione che presenta ricorso o appello avrà sempre garantita la restituzione del deposito cauzionale in caso di accoglimento del ricorso o dell’appello e non sarà più possibile per un pilota o per un team presentare una lettera di credito invece di un deposito cauzionale.

Redazione Motori

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