Superbike

SBK: titoli, vittorie e record di punti. Rea si gode il suo dominio

L’alfiere della Kawasaki sta riscrivendo tutti i record della Superbike: «Quello che abbiamo raggiunto quest’anno non è normale»

Jonathan Rea, il padrone delle derivate di serie. Una tirannia illuminata potremmo definirla, ma quanto mai solida. Mai nella storia della Superbike si è vista una tale superiorità di un singolo pilota su tutti gli altri; nemmeno Carl Fogarty, che in carriera ha conquistato 4 titoli contro gli attuali 3 di Rea è mai stato capace di vincere così tanto e in maniera consecutiva. Foggy ha diluito i suoi 4 mondiali attraverso 6 stagioni, con due doppiette: 1994-1995 e 1998-1999. Rea da quando ha iniziato a vincere, appena approdato in Kawasaki nel 2015, non ha più smesso. I numeri di quest’anno  «non sono normali» per usare le parole dette dallo stesso campione nordirlandese. Rea sta facendo diventare normale ciò che è assolutamente straordinario: 24 podi in 26 gare, un record assoluto, con 16 successi; più della metà delle gare del campionato vinte dallo stesso pilota. Quando Jonathan è arrivato al traguardo ha concluso come peggior risultato al 3° posto. A tutto questo va aggiunto il record di punti in una singola stagione, 556, 4 in più di quelli realizzati da Colin Edwards nel 2002.

Quello che spaventa di Rea è il fatto che abbia ancora fame di titoli: si ricorda degli anni difficili in cui non vinceva e adesso vuole capitalizzare al massimo ogni occasione; basti pensare che dopo aver conquistato il titolo in Gara 1 a Magny Cours ha vinto 4 delle successive 5 gare, cadendo solo nella Gara 2 francese.  «Il record di punti fa piacere» spiega lui  «ma la cosa principale rimane quella di vincere i campionati. 16 successi in 26 gare non sono una cosa normale, quello è il vero risultato straordinario di questa stagione. Come ripeto spesso, non ho parole per quello che abbiamo fatto in questo campionato: mi sembra normale essere qui sul podio ed è qualcosa che, se ci pensi, è un po’ spaventoso». Jonathan ha già la testa proiettata verso il 2018 e non vuole per nessun motivo lasciare il suo trono: «So quanto è difficile quando le cose non vanno come vorresti, per questo sono così grato verso la Kawasaki per questa opportunità che mi sta dando. Adesso dobbiamo festeggiare e poi tra poche settimane inizieremo a puntare la nostra attenzione sul prossimo campionato». Il cannibale della Superbike sta affilando i coltelli e il suo appetito di vittorie ancora non si è placato.

 

Matteo Senatore

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