Format delle Sprint: nel 2026 potrebbe esserci più spazio - www.motorinews24.com
In Formula Uno sono in corso discussioni sul format delle Sprint, che divide l’opinione dei vari appassionati: cosa trapela in vista della prossima stagione (2026, ndr).
In Australia è andato in scena il primo atto della nuova stagione di Formula Uno. A Melbourne, si sono scoperte le primissime carte, con non pochi colpi di scena che hanno fatto divertire e non poco gli appassionati, che ora attendono con ansia i prossimi Gran Premi. La stagione, però, si preannuncia lunga, con il termine dell’annata in corso che è previsto per dicembre. Da qui a fine anno, sostanzialmente, tutto può succedere e guai, insomma, ad avventurarsi in sentenze, a oggi, premature.
Anche perché, non è un mistero, che le Scuderie tengono un occhio ben vigile anche al 2026, stagione in cui esordirà il nuovo regolamento tecnico che andrà a rivoluzionare, e non di poco, le carte in tavola. Tuttavia, potrebbero essere molteplici le novità, considerando anche che nella prossima stagione entrerà in gioco l’undicesimo team, che è Cadillac, così come da comunicato ufficiale della Federazione. Mirino ben puntato, però, anche sul format delle Sprint, che a partire dal 2026 potrebbe subire una modifica sostanziale, destando già molte discussione tra gli addetti ai lavori e i tifosi stessi.
Il format delle Sprint è stato fortemente tenuto d’occhio in questi ultimi anni in Formula Uno, dividendo, difatti, l’opinione attorno alla classe regina.
A fare il punto della situazione è il portale CircusF1.com, secondo cui Stefano Domenicali (presidente e amministratore delegato di Formula Uno, che ha appena rinnovato tra l’altro il suo contratto) vuole ampliare gradualmente il format. Nel 2026 il format delle Sprint potrebbe essere adottato in 12 weekend, nel 2027 in 18 e dal 2028 in tutti i Gran Premi in calendario.
Una scelta che, se dovesse essere confermata, potrebbe rivoluzionare il mondo della Formula Uno come tutti conoscono. Insomma, in molti sottolineano che la riduzione delle prove libere possa penalizzare lo sviluppo tecnico delle monoposto e aumenti il rischio di gare decise più dal caso che dal merito in sé. Fattore sorpresa che, tuttavia, sembra stuzzicare la fantasia dell’altra fetta di appassionati, affascinati da un format che mette in palio ulteriore competizione, oltre che punti validi per il campionato. Si vedrà, dunque, quale sarà la linea intrapresa dai vertici federali, chiamati a una scelta senza dubbio non banale per il futuro della Formula Uno.
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