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Superbike, viaggio all’interno di team e Case multicategoria

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Viaggio all’interno delle squadre, ufficiali e non, che hanno avuto un passato anche in altre categorie del Mondiale delle derivate di serie

La Storia del Mondiale Superbike ci insegna che non solo Case ma anche team sono stati presenti in più categorie ed anche con moto diverse. Questo accade non soltanto nel Mondiale ma anche nei campionati nazionali, soprattutto CIV e BSB. Vediamo insieme quali team e Case hanno raddoppiato o addirittura triplicato il loro impegno nelle derivate di serie.

Ducati

Non si può parlare di Superbike senza citare la Regina delle derivate di serie, la Ducati. A Borgo Panigale hanno saputo sempre fare le cose in grande portando a casa titoli su titoli tra piloti e costruttori in Superbike. Non tutti sanno che Ducati ha provato a lanciarsi anche nel Mondiale Supersport cogliendo anche un titolo con il grande “Gasolio” Paolo Casoli nel lontano 1997. Sfortunatamente Ducati non si è mai messa in gioco seriamente nel Mondiale Supersport lasciando campo libero ai giapponesi di Honda e Kawasaki a giocarsi i titoli. La terza categoria nella quale Ducati si è lanciata, con maggior successo, è la Stock 1000. L’ingresso di Ducati in Stock 1000 arriva nel 2001 ma solo con team privati, dal 2007 invece porta il proprio team ufficiale (Junior Team) vincendo 6 titoli piloti e 4 costruttori. Dopo aver ripreso in mano la situazione con il team interno in Superbike grazie alla partnership con Aruba.it, nel 2016 nasce il nuovo team ufficiale anche per la Stock 1000: Aruba.it Junior Team.

Suzuki

Altro caso di Casa che ha triplicato il proprio impegno fino a non molto tempo fa è la Suzuki. E’ soprattutto grazie alla struttura belga Alstare di Francis Batta che la casa di Hamamatsu è entrata nel giro che conta del Mondiale delle derivate di serie. Dal 1999 al 2011 Suzuki si è impegnata in Superbike, Supersport e Stock 1000 vincendo 1 titolo piloti Superbike (Troy Corser nel 2005) e 2 titoli piloti Supersport (1998 con l’indimenticabile “Piro” Fabrizio Pirovano ed il francese Stephane Chambon nel 1999). Sotto la gestione di Batta sono passati piloti del calibro di Chili, Lavilla, Pirovano, Chambon, Iannuzzo, Fabrizio, Neukirchner, Kagayama, Fujiwara).

Yamaha

La storia di Yamaha è un po’ particolare. Anche ad Iwata si sono impegnati in 3 categorie (Superbike, Supersport e Stock 1000) ma solo la Superbike ha potuto godere di un vero team ufficiale, mentre Supersport e Stock 1000 avevano il supporto di Yamaha ma non erano veri e propri team ufficiali. Dopo aver sfiorato il titolo a più riprese, la Casa di Iwata finalmente raggiunge l’alloro in Superbike con Ben Spies e centra anche 4 titoli in Supersport (Teuchert nel 2000, Crutchlow nel 2009, Davies nel 2011 e Sam Lowes nel 2013) più il titolo in Stock 1000 nel 2005 con il belga Didier Van Keymeulen. Dopo il rientro in Superbike e Stock 1000 avvenuto nel 2016 con una struttura ufficiale (Crescent Racing in Superbike, Pata Yamaha Official in Stock 1000), nel 2017 Yamaha ha deciso di puntare forte sulla Supersport con una propria struttura di riferimento nella media cilindrata: GRT Official Supersport Team affidando le sue nuovissime R6 a Federico Caricasulo e Lucas Mahias. Yamaha è presente anche nella nuova categoria Supersport 300 con le R3 affidate a team diversi.

Honda

Il caso di Honda è abbastanza curioso per quanto riguarda il Mondiale Superbike. Sempre presente in via ufficiale fino al 2002 in Superbike, nel 2004 la più grande casa produttrice di moto al mondo decide di affidare le sue moto alla struttura olandese Ten Kate senza mai impegnarsi seriamente e supportare a dovere il team. E’ grazie a Ten Kate se Honda può vantare ben 9 titoli piloti in Supersport più 1 in Superbike con Toseland nel 2007. Dopo 14 anni di onorata militanza, alla fine del 2016 si interrompe la partecipazione di Ten Kate al Mondiale Supersport concentrando i propri sforzi solo sulla Superbike e sullo sviluppo di una ancora acerba CBR1000RR Fireblade SP2. Da segnalare una fugace presenza nel 2000 per quanto riguarda la Stock 1000. Ad oggi Honda può schierare un solo team di riferimento in Superbike che è il Ten Kate team mentre in Supersport le CBR600RR sono affidate a team privati (CIA Landlords e Lorini). Fino all’anno scorso Honda monopolizzava la European Junior Cup con le sue CBR650, oggi è presente nella nuova Supersport 300 con una sola CBR500.

Kawasaki

Anche la casa di Akashi così come Ducati, Honda e Yamaha è presente nel Mondiale delle derivate di serie dal lontano 1988. Soltanto nel 2001, invece, si è affacciata nel Mondiale Supersport vincendo subito il titolo con l’australiano Andrew Pitt. E’ del 1999 invece l’ingresso della verdona nel neonato campionato Superstock 1000 senza però vincere titoli piloti ma solo due titoli costruttori nel 2012 e 2014. Tanti piloti sono passati dalla casa di Akashi con alterne fortune: Russell (campione nel 1993), Yanagawa, Gobert, Reynolds, Lavilla, Bontempi, Crafar, Hodgson, Walker, fino ad arrivare alle attuali punte di diamante Sykes, Rea e Sofuoglu. Come per Yamaha ed Honda, anche Kawasaki ha sfruttato la novità della Supersport 300 per presentarsi nella nuova categoria con le sue 300 per questa nuova sfida.

MV Agusta

Dopo gli anni gloriosi del Motomondiale grazie al grande Giacomo Agostini, solo di recente MV Agusta si è riportata nel giro delle corse Mondiali. Prima il Campionato Italiano Velocità Superbike e poi dal 2013 il Mondiale Supersport e Superbike grazie non solo al team ufficiale ma anche ai team clienti che portano le meravigliose F3 ed F4 in giro per i circuiti del Mondiale delle derivate di serie. Fanno parte o hanno fatto parte della famiglia MV Agusta piloti del calibro di PJ Jacobsen, Roby Rolfo, Alex Baldolini, Jules Cluzel, Lorenzo Zanetti, Leon Camier, Luca Scassa, Massimo Roccoli (CIV Supersport).

Barni Racing

Il primo team che andiamo ad analizzare è il Barni Racing Team che gestisce le Panigale R affidandole a Xavi Fores in Superbike ed alla coppia Pirro-Cavalieri nel CIV Superbike. Dopo anni trascorsi solamente nel Campionato Italiano, la struttura di Marco Barnabò entra in Superstock 1000 FIM Cup nel 2011 grazie anche al supporto della Federmoto italiana. Il titolo se lo giocano due giovani piloti che rispondono ai nomi di Davide Giugliano e Danilo Petrucci (titolo poi vinto da DG34), nel 2012 sono Savadori e La Marra i portacolori di Barni per la Stock 1000 con Baiocco protagonista nel CIV e qualche wild card in Superbike, nel 2013 al confermato La Marra viene affiancato Canepa per la Stock 1000 mentre nel CIV sono Ivan Goi e Kevin Calia i protagonisti del team. Nel 2014 vengono ingaggiati Leandro Mercado e Ondrej Jezek per la Stock 1000 con Mercado che centra il titolo e nel 2015 sale in Superbike insieme al team. Nel 2016 Mercado torna in Stock 1000 con il team Aruba.it Junior mentre al suo posto viene ingaggiato lo spagnolo Xavi Fores. Barni è presente in Stock 1000 con il solo Emanuele Pusceddu, nel CIV la coppia è formata da Pirro-Goi. Per il 2017 Barni rilancia la sfida confermando Xavi Fores in Superbike, niente moto in Stock 1000, Pirro e Cavalieri per quanto riguarda il CIV.

Puccetti Racing Team

Merita una menzione speciale il team gestito da Manuel Puccetti. Sono 4 le categorie del Mondiale nelle quali Manuel piazza una sua moto (Superbike con Krummenacher, Supersport con Sofuoglu e Ryde, Europeo Supersport con Canducci, Stock 1000 con Toprak Razgatlioglu). L’ascesa di Puccetti alla gloria del Mondiale Superbike ha avuto inizio con un’incetta di titoli nella Stock 600 (ora Europeo Supersport) e piloti del calibro di Nocco, Gamarino, Morbidelli, Faccani, lo stesso Razgatlioglu, Tamburini, Rinaldi, Bassani, Zaccone. Dai numerosi successi nel Campionato Italiano ed in Stock 600 all’ingresso in Supersport ingaggiando Sofuoglu dopo che il turco era stato appiedato dal team Kawasaki Mahi per problemi finanziari. Nel 2015 il primo titolo doppio per Puccetti: Supersport con Kenan Sofuoglu e Stock 600 con il pupillo di Kenan Toprak Razgatlioglu, nel 2016 Kenan bissa il titolo in Supersport mentre Axel Bassani vince il primo titolo Europeo Supersport. Per il 2017 Puccetti rilancia la sfida ed entra anche in Superbike con Randy Krummenacher affiancato ancora da Andrew Pitt come ingegnere di pista.

Pedercini Racing

Un altro esempio di team multicategoria è il team Pedercini, oggi Pedercini-SC Project. Dal suo ingresso nel Mondiale Superbike, il team si è sempre schierato in Superbike e Stock 1000 quasi sempre con 2 piloti per categoria, passando da Ducati a Kawasaki negli anni. Oggi è un team di assoluto riferimento nel Mondiale delle derivate di serie, un team competente e che prepara molto bene le moto che schiera in pista. Tanti piloti sono passati da Pedercini: Borciani, Sanchini, Foti, Badovini, Rolfo, Morais, Salom, Scassa, Sandi, Mercado, Savadori, Andreozzi. Oggi il team è presente sia in Superbike che in Stock 1000 con Alex De Angelis e Jeremy Guarnoni.

Go Eleven

La struttura capitanata da Denis Sacchetti è un’altra delle strutture di riferimento nel Mondiale Superbike. Entrata in Stock 1000 nel 2010 con KTM, dal 2011 ha preso in gestione le Kawasaki portandole quasi sempre al top in tutte le categorie nelle quali hanno corso. Nel 2013 la tragedia più grande si è abbattuta sul team: la scomparsa del talentuoso Andrea Antonelli nella gara della Supersport a Mosca il 21 luglio. Dopo questa tragedia il team è riuscito a ripartire ottenendo bei risultati nelle stagioni successive, merito anche dei piloti e di una ZX-6R molto competitiva. Dal 2015 il team ha optato anche per l’ingresso in Superbike con lo spagnolo Roman Ramos abbandonando di fatto la Stock 1000 e concentrandosi su Superbike e Supersport. Oggi il team schiera tra le sue file Gino Rea e Kazuki Watanabe per la Supersport ed il confermato Roman Ramos per la Superbike.

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