REA PHILLIP
Il Cannibale Jonathan Rea non ha perso tempo, ed alla vigilia dello start mondiale a Phillip Island ha preferito chiarire da subito che l’intenzione di trattenere il N°1 sulla carena della verdona di Akashi è fortissima. Prestazioni al top sul giro secco e passo impressionante. Aggiungendo a questo mix la brutale capacità di ottenere il massimo in gara, è facile immaginare che Rea non voglia laciare neanche un millimetro di spazio agli avversari. Jonathan ha dichiarato che in squadra sanno molto bene come lavorare sulla moto, e che la direzione per lo sviluppo è sempre più chiara. Con tanta forza dimostrata in pista ed un tale livello di sicurezza messo in mostra fuori, facile comprendere chi sia l’uomo da battere nel 2017 in SBK. Eppure la sfida non spaventa Marco Melandri, capace di issarsi al secondo posto di questa classifica virtuale, che non conta nulla ma che regala tanta carica al ravennate. La sua marcia di avvicinamento è finita, adesso è il momento di fare sul serio. E Melandri c’è. E’ al top, è carico. La Panigale è nelle sue mani da diversi mesi ormai ed i ragazzi del team hanno saputo cucirla come un guanto sulle esigenze di Macio.
Marco adora Phillip Island, ha dimostrato di avere un grande passo ed è nota la sua capacità di preservare le gomme per il finale di gara. Tutte caratteristiche dovrebbero convincervi a puntare qualcosa sulla sua potenziale vittoria nell’Isola di Filippo alla prima gara mondiale. Non da meno Chaz Davies, terzo in graduatoria ed accreditato di ben 73 giri nella seconda giornata di test. Non ci si deve far ingannare dal distacco di sei decimi rispetto a Rea e Melandri, perchè Chaz sarà regolarmente al top sin dalla prima sessione in pista.
Come nella migliore delle sceneggiature, chiude il quartetto Tom Sykes. Il britannico è ad un punto molto pericoloso della propria carriera. Se dovesse piegarsi presto alla velocità di Rea, vorrà dire che sarà destinato ad esserne il gregario per tutto il periodo di convivenza in Kawasaki. Se invece Tom dovesse offrire una grande prova di forza nel round inaugurale, la situazione potrebbe diventare molto più piccante dalle parti di Akashi. Sembra palese che il mondiale sarà un affare privato tra Kawasaki e Ducati, ma non si devono sottovalutare i tanti e velocissimi outsider, che potrebbero strappare zampate di gloria durante la stagione.
La Yamaha è cresciuta con Van Der Mark e Lorenzo Savadori continua ad impressionare sulla RSV4 del Team Milwaukee. Chi invece è lontano dalla vetta ed in palese difficoltà è la Honda, incapace di replicare per ora le prestazioni del vecchio modello della CBR. La rivoluzione era necessaria, ora tocca lavorare sodo per portare al 100% del potenziale questo nuovo progetto e regalare un mezzo vincente ad Hayden e Bradl. La stagione 2017 sta per iniziare e le premesse sono fantastiche.
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