VETTEL AUSTRIA
Quando il semaforo si è spento nel GP di Austria, lo scatto di Valtteri Bottas e della sua Mercedes ha annichilito tutti. Una partenza perfetta, con il finlandese che si è involato immediatamente verso la prima curva davanti a tutti. Forse anche troppo perfetta, ai limiti delle capacità di reazioni umane. Il primo ad insospettirsi per una reazione così veloce è stato proprio Sebastian Vettel, che con un team radio alla Ferrari, ha chiesto a Charlie Whiting, responsabile commissari in pista, di fare una verifica sulla partenza di Botta, segnalando una sospetta Jump Start. Quando sugli schermi delle tv è apparsa la segnalazione di investigazione da parte dei commissari, sono andati in onda continui replay della partenza, nel tentativo di individuare l’eventuale scatto “proibito”. Ma anche lo sguardo più attento, non è riuscito a trovare nulla di sbagliato nella partenza di Bottas, che avviene esattamente nell’istante in cui si spegne il semaforo.
Dopo la chiusura della investigazione, la Mercedes ha mostrato i dati della telemetria della vettura, dimostrando che il tempo di reazione del pilota è stato di 0,201 secondi. Il tempo limite per considerare l’infrazione è di 0,200. Ovvero un millesimo di secondo in meno. Quindi la partenza non è stata anticipata, ma assolutamente perfetta. Nonostante qualsiasi rivendicazione della Mercedes sulla correttezza della partenza, Sebastian Vettel non ha digerito la storia, esprimendo tutta la propria rabbia ai microfoni: «Sono stato distratto dalla partenza di Bottas, perchè dal mio punto di vista ha fatto una falsa partenza. Ne sono certo. Dall’interno dell’auto sembrava così, ma non sono io a giudicare. Semplicemente credo fosse falsa».
I giornalisti hanno poi insistito, chiedendo a Vettel come faccia a non credere alla telemetria e la risposta non si è fatta attendere: «Non ci credo perchè non ci credo. Il tempo di reazione è di circa due decimi per chiunque, e non credo che nessuno di noi in griglia possa essere molto più lento. Perciò non credo sia possibile che Bottas sia stato così più veloce. Se ho pensato che al momento che la partenza fosse falsa, avevo i miei buoni motivi».
Con questa affermazione in Austria, Valtteri Bottas si è portato a 35 punti da Vettel in classifica, appena 15 alle spalle del blasonato compagno di team Lewis Hamilton, e candidandosi come serio pretendente al titolo 2017.
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