alex lowes
La Yamaha in MotoGP è ormai una certezza da molti anni, sempre competitiva e in lotta per il titolo: anche in questa stagione entrambi i piloti ufficiali con l’aggiunta dei sorprendenti rookies Zarco e Folger sono protagonisti ad ogni gara e i passi falsi si contano sulle dita di una mano. La Casa giapponese è un punto di riferimento per tutti, una moto da tenere costantemente d’occhio che può competere per il podio su ogni tracciato. La Yamaha R1 in Superbike invece non ha la stessa fortuna, nonostante gli step fatti non riesce a competere con la ben più performante Kawasaki e la ritrovata Ducati, l’unica in grado di rubare la vittoria al leader del mondiale Jonathan Rea.
La stagione 2017 è iniziata in modo positivo con un quarto posto conquistato da Alex Lowes in gara1 e gara2 a Phillip Island, ed un ritardo contenuto che lasciava presagire una competitività maggiore almeno da parte del pilota britannico. Michael Van der Mark ha reagito durante la tappa tailandese ma da quel momento i tempi della Yamaha si sono assestati e i piloti non sono riusciti ad impensierire i rivali arrivando spesso a ridosso del podio, lottando tra loro ma con un ritardo troppo importante per competere con i top riders della categoria. Alex Lowes durante un’intervista con Giovanni di Pillo aveva promesso che il podio sarebbe arrivato in Spagna e la prima vittoria a Donington Park: ormai la tappa spagnola è passata mentre si può sempre sperare in quella inglese dove la Superbike correrà proprio questo weekend.
Il pubblico di casa potrebbe essere una spinta in più per il pilota ma anche il compagno di team olandese punterà in alto perché è arrivato il momento per la Yamaha di fare uno step in più se vuole competere per le posizioni che contano iniziando a impensierire le rivali. Allo stato attuale delle cose non sembra che i due piloti della Casa dei tre diapason abbiano la possibilità di vincere le due gare sul tracciato di Donington Park ma potrebbe essere una tappa importante per capire il reale valore della R1 ed iniziare da lì a lavorare per il resto della stagione.
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