MotoGP

Suzuki sprofonda a Jerez, Iannone solo sedicesimo

Continua il momento decisamente negativo della Suzuki, che a Jerez ha visto i piloti molto lontani dalla vetta nelle libere. Iannone pensa sia colpa dell’elettronica

Incredibile pensare che la Suzuki si stia avvitando in una crisi sempre più incomprensibile. Non è la prima volta in questa stagione che i due piloti non sono in top ten, e dobbiamo ricordare che al momento il Team diretto da Davide Brivio è orfano del pilota ufficiale Alex Rins, infortunato e sostituito dal giapponese Tsuda nel round spagnolo.

Eppure è palese che le performance mostrate da Vinales ed Espargarò nel 2016 comincino ad assumere contorni ben diversi. In tanti ad un certo punto della stagione pensavano che la Suzuki avesse a disposizione una delle migliori moto del lotto, ormai in grado di lottare alla pari con Honda, Yamaha e Ducati. Ma le ottime cose mostrate in gara dai due spagnoli erano forse maggiormente frutto del loro talento, piuttosto che di un reale potenziale della moto ad altissimi livelli.

Dimostrazione di quanto scritto sono le attuali performance di Vinales con la Yamaha e di Espargarò con l’Aprilia, che sono semplicemente impressionanti. Andrea Iannone aveva firmato con Suzuki sicuro di approdare in sella ad un progetto ben sviluppato e pronto a fare il salto di qualità definitivo. Invece si ritrova oggi con una moto non all’altezza delle aspettative, il cui potenziale reale è forse stato nascosto dal manico dei piloti ufficiali nei due anni precedenti.

L’italiano ha spesso dichiarato che il suo stile di guida è completamente diverso da quello di Vinales, molto più adatto invece alla Yamaha. Paradossalmente, da un lato c’è Iannone che cerca di far diventare la Suzuki più somigliante alla Ducati, mentre in un altro box c’è un certo Jorge Lorenzo che prova a portare un pò della M1 nel cuore della Desmosedici. Situazione strana, ma assolutamente vera. Forse Suzuki non riesce poi a sviluppare molto velocemente perchè dispone solo di due moto in griglia, unica tra i top team e già sulla strada per raddoppiare gli sforzi nel 2018.

@Suzuki Racing

Le rivali possono contare su un minimo di quattro moto a testa, con l’eccezione della Ducati che ne ha addirittura otto. Può darsi che questo rallenti leggermente il processo di crescita del progetto GSX-RR, ma è ovvio che non possa l’unico motivo per tutte le difficoltà che sta incontrando Andrea Iannone.

Dopo le libere del venerdì di Jerez, Andrea si è lasciato andare ad un commento che identifica un quadro generale piuttosto complicato: «Non è stata per niente una giornata facile, ma abbiamo provato a fare il massimo. Questa mattina con la pista bagnata ero più forte giro dopo giro. Alla fine della sessione avevo tagliato più di un secondo dal mio miglior tempo. Poi aggiungiamo che che il mio feeling con la moto era migliorato, il che è un’ottima cosa. In condizioni di asciutto, abbiamo avuto qualche problema in più, ed al momento non ci è possibile andare più forte»

Il quadro sembra piuttosto nero, ma c’è un aspetto di cui Iannone è contentoHo un buon feeling con il telaio, ma il gap con i leader è troppo grande. Dobbiamo migliorare, specialmente per quanto riguarda l’elettronica. Ho grandi problemi a controllare la moto in accelerazione, e questo mi fa perdere molto tempo. Ho molta fiducia nella mia squadra e nella Suzuki. Spero che riusciremo a trovare qualche buona idea su come migliorare le cose domani»

Insomma, il guerriero di Vasto non molla, ma le difficoltà stanno diventando sempre più evidenti. Speriamo che Andrea Iannone non perda mordente e che riesca a recuperare presto il feeling perduto con la sua Suzuki.

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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