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Biaggi come Bayliss? La Superbike a colpi di amarcord

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Il ritorno di Max Biaggi ha suscitato un grande richiamo mediatico. Come Troy Bayliss è rimontato in sella in un mondiale con poche emozioni ma con qualche differenza

Riuscire a vivacizzare un campionato dominato dalla Ninja verde guidata magistralmente da Rea è davvero un’operazione complicata. Il dominio Kawasaki di quest’anno sta mettendo sotto una luce diversa gli anni passati in sella alla ormai troppo stagionata CBR 1000rr del Team Ten Kate ma ha anche addormentato il campionato. Un dominatore assoluto non fa mai bene allo sport, in nessuna categoria.

Il ritorno del grande Troy Bayliss in Australia per coprire l’assenza di Giugliano, ha solo mostrato quanto l’attuale panorama di riders del Mondiale non sia mediaticamente interessante. Troy ha praticamente catalizzato da solo l’attenzione mediatica che di solito si riserva esclusivamente ai grandi eventi sportivi.

Bayliss ha corso anche in Tailandia ma dopo ha rinunciato all’affascinante ipotesi di continuare. Siamo tutti certi che sarebbe migliorato e che probabilmente avrebbe raggiunto qualche ottimo risultato durante la stagione. Ma una tirata d’orecchie della moglie ha più potere di qualsiasi motivazione sportiva e il buon Troy è stato richiamato all’ordine in Australia.

Un altro arzillo “vecchietto” deve essere stato stimolato da questa avventura ed ha deciso di rimettersi in gioco. La Dorna, organizzatrice del Mondiale WSBK, ha avuto l’opportunità per il round di Misano di aggiungere un pizzico di magia alla ricetta.

Max Biaggi è sempre stato un personaggio incredibile, che ha avuto indubbiamente il merito di scuotere gli animi dei tifosi per tantissimi anni. Tralasciando le sue indiscutibili doti di pilota, ha sempre suscitato reazioni opposte tra gli appassionati una volta sceso dalla moto. Il suo carattere duro e puro e le dichiarazioni spesso taglienti hanno fatto scalpore quanto le sue vittorie. Altrettanto clamore ha suscitato la notizia del suo rientro per una wild card a Misano.

I paragoni con il rientro dell’australiano si sono sprecati ma penso non fossero completamente corretti da fare. Tralasciando la differenza anagrafica tra i due campioni, la differenza sostanziale sta nel fatto che Troy Bayliss aveva smesso di correre nel 2008, svolgendo solo saltuari test per Ducati e diventando uomo immagine dell’azienda. Il Corsaro nazionale invece, non ha mai smesso realmente i panni del pilota, diventando collaudatore ufficiale per Aprilia dopo il 2012, sia nel programma MotoGP che in quello SBK. Da questa premessa nasceva spontanea un’aspettativa più alta per il rientro di Max alle gare, seppur per due semplici manches. Biaggi ha preparato le gare al meglio proprio per non deludere queste aspettative.

Durante il week end a Misano ho parlato con una delle persone più informate dei fatti. Il proprietario del bar del circuito. Il nostro informatissimo dispensatore di felicità liquida mi ha confidato che il Test Team Aprilia ci aveva praticamente fatto casa a Misano. Un comodo bilico con due camere, bagno, banco sospensioni, ben esposto ed appena ristrutturato. Luminosissimo. D’altra parte che Max sia sempre stato un perfezionista è risaputo. Ha dato e preteso il massimo da tutti per questo rientro. Vederlo risalire in sella, affrontare un weekend completo di gare e contemporaneamente tenere fede al suo impegno di commentatore TV dando enorme spazio ai media, è stato bellissimo.

In pista Biaggi ha guidato benissimo con il suo stile sempre pulito ed impeccabile. Mai fuori traiettoria, mai sporco. Ha tenuto testa a tutti e ha dato un’enorme spinta ai piloti ufficiali Aprilia, Torres ed Haslam, probabilmente terrorizzati dall’ipotesi di essere bastonati dal “vecchietto”. Il primo le ha prese sonoramente. Il secondo ha salvato l’onore con il bellissimo podio di gara 2.

Nel paddock, il retro-box Aprilia era costantemente assediato dai tifosi ansiosi di immortalare il grande campione e abbiamo visto Max disponibile ed emozionato come raramente era capitato in passato. Credo che vedere tutto questo affetto e questa passione attorno a sé l’abbia quasi sorpreso, ammorbidendo il suo carattere fino a farlo sorridere felice come un bambino.

Due sesti posti possono sembrare ben poco per un sei volte Campione del Mondo, ma le emozioni non si misurano con i secondi e con le classifiche. Max ha vissuto e ci ha regalato un grande weekend. L’Aprilia ha attirato tantissima attenzione mediatica e Dorna ha creato interesse attorno ad un campionato quasi già deciso. Tutti felici, quindi? Non proprio tutti.

Nel box, presenza costante ed amorevole, la bellissima Eleonora Predon ha accompagnato il suo personale campione per tutto il tempo. Immagino che anche lei abbia visto la sincera emozione dipinta sul viso di Max e su tutti i tifosi presenti. Quindi il mio appello (condiviso credo da tutti quanti hanno goduto nel vedere Biaggi in pista come me), và proprio a lei, alla Signora Biaggi, affinchè Max possa continuare a giocare libero con gli altri “bambini” appassionati anche solo per un’altra gara.

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