MotoGP

Bradley Smith: «Jorge Lorenzo ha creato un precedente pericoloso»

Bradly Smith ha espresso il suo parere sul momento in cui un pilota dovrebbe rientrare dopo un infortunio, sottolineando anche che quanto fatto da Lorenzo ad Assen nel 2013 ha stabilito un pericoloso riferimento

Proprio nello scorso weekend c’è stato l’ultimo caso di pilota dichiarato “Fit to Race” nonostante fosse stato da poco vittima di un brutto incidente in pista. Stiamo parlando di Chaz Davies, che ha incassato l’ok dei medici a Laguna Seca nonostante il botto di Misano gli avesse procurato lievi lesioni vertebrali. Forse si sta avendo eccessiva fretta nel far rientrare i piloti in gara e Bradley Smith, alfiere di KTM in MotoGP, ha espresso il suo pensiero al riguardo attraverso le pagine di Crash.net, spiegando che la troppa fretta può essere pericolosa: «Chi stabilisce se sei pronto o meno? Dove si deve posizionare l’asticella per capire quello che puoi fare? Penso che la Suzuki si sia comportata molto bene con Rins. Lo hanno fatto tornare in gara solo quando era davvero pronto a farlo. Probabilmente sarebbe potuto tornare anche due o tre settimane prima, invece l’ha fatto in un test, senza pressioni. Sembra quasi una cosa stupida che abbiano fatto così, soprattutto perchè Jorge Lorenzo nel 2013 è tornato in moto con una placca messa sulla clavicola due giorni prima, creando un precedente per tutti».

L’episodio di cui parla Bradley Smith è riferito al GP di Assen nel 2103, quando Jorge Lorenzo si ruppe la clavicola nelle prime libere, volò a Barcellona per farsi operare, e poi partecipò alla gara, (leggi qui: Assen 213, le imprese di Rossi e Lorenzo) cogliendo un risultato strabiliante: «Ha stabilito un precedente per il circus, tra le squadre e tra i piloti. Ha stabilito che: i piloti possono tornare subito. Ma le ferite sono una rottura (le parole testuali in inglese sono altre…NDR), fanno male. Guidare queste moto non è facile. Per fortuna la tendenza è di essere un pò più severi con il rientro in pista dopo degli interventi. E’ giusto così, perchè quando sei infortunato, non sei te stesso e stai compensando sempre qualcosa. Pensi di poter correre in moto, ma in realtà manca sempre qualcosa. Capisco perchè si decida di correre lo stesso, ma ala fine nessun pilota che ha corso da infortunato ne ha cavato qualcosa di buono».

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

Recent Posts

John Elkann getta la spugna: vende il grande gruppo di veicoli, Maserati compresa

Il pessimo momento di Stellantis continua, come dimostrano le ultime news riguardo alle possibili future…

2 ore ago

Papa Francesco, per il corteo del feretro una Papamobile costruita su un pick-up usato: il costo (economico)

Papa Francesco non c'è più ma anche dopo la morte, continua a distinguersi. L'ultimo viaggio…

4 ore ago

Fermo amministrativo sull’auto: in questo caso potresti avercelo senza saperlo (e son guai)

Con il provvedimento del fermo amministrativo auto, il veicolo non potrà circolare sulle strade pubbliche.…

6 ore ago

Alfa Romeo Stelvio: la nuova versione porta un cambiamento importante (e inatteso)

Sulla nuova Alfa Romeo Stelvio verranno apportati diversi cambiamenti importanti. In particolare, ce ne sarà…

10 ore ago

“Era bel tempo e stavo andando al mare”: multa pesantissima, non si può più guidare così

Con l'arrivo della bella stagione in molti sono pronti ad andare al mare. Ma che…

13 ore ago

Auto più vendute in Germania: la top 5 non lascia dubbi, è lei a dominare

Fra le macchine più vendute in Germania ci sono modelli davvero inattesi. La classifica delle…

16 ore ago