Off Road

Comprare un’auto che si trova in Cina per guidarla in Italia: perché è rischioso

Promesse, prezzi bassi e tante incognite: il nuovo mercato delle auto cinesi acquistabili online dall’Europa.

Negli ultimi anni, l’acquisto online di beni di largo consumo ha radicalmente trasformato le abitudini dei consumatori europei. Dall’abbigliamento alla tecnologia, l’idea di acquistare senza mai vedere fisicamente ciò che si compra è ormai una prassi consolidata. Tuttavia, quando si parla di automobili, soprattutto se provenienti da Paesi extraeuropei, il contesto cambia radicalmente. Il fascino di offerte irresistibili può facilmente trasformarsi in un campo minato.

Le auto cinesi hanno guadagnato terreno in termini di innovazione e competitività, specialmente nel settore elettrico e ibrido plug-in. Marchi un tempo sconosciuti iniziano a farsi largo anche nel mercato occidentale. Ma l’approccio diretto, senza mediazioni, tra cliente e venditore internazionale solleva più di una domanda. In particolare, emergono dubbi sulla reale trasparenza delle transazioni, sull’affidabilità dei prodotti e sull’effettivo rispetto delle normative locali.

Un altro aspetto rilevante riguarda la percezione di semplicità e immediatezza con cui alcune piattaforme promuovono l’acquisto di veicoli dall’estero. La comunicazione online è spesso infarcita di messaggi rassicuranti, slogan ad effetto e immagini patinate. Ma quanto è verosimile che un processo complesso come l’importazione di un veicolo venga risolto con pochi clic? Le procedure burocratiche e i possibili ostacoli non sempre vengono illustrati con sufficiente chiarezza.

Infine, si inserisce il tema cruciale della fiducia. Affidarsi a un venditore lontano migliaia di chilometri, senza possibilità di toccare con mano o provare l’auto prima dell’acquisto, comporta un livello di rischio molto più alto rispetto all’acquisto tradizionale. Anche se alcune piattaforme dichiarano di selezionare solo rivenditori verificati, il margine di incertezza resta elevato. Ed è proprio su questo punto che nasce il dibattito attorno alla proposta di EV Marketplace.

Un’offerta allettante che sembra fatta su misura

EV Marketplace, piattaforma globale dell’agenzia ChinaCrunch, è accessibile attraverso Anex Trade Limited (Hong Kong). Secondo quanto riportato da Quattroruote, il portale consente ai clienti europei di acquistare online auto elettriche o ibride plug-in cinesi già omologate per l’Europa. Le vetture sono disponibili con targa della Repubblica Ceca e possono essere ritirate a Praga o consegnate direttamente a casa. Il sito parla di prezzi stracciati, assistenza doganale, e nessuna cauzione richiesta. Ma dietro questo sistema ben confezionato si celano numerosi elementi da valutare con attenzione.

Concessionaria auto (Depositphotos foto) – www.motorinews24.com

Le auto vendute da EV Marketplace sono in realtà chilometri zero, già immatricolate in Cina e quindi considerate usate dal punto di vista amministrativo. Anche se la piattaforma dichiara che tutti i veicoli sono controllati prima della spedizione e fornisce documenti ufficiali, restano alcuni punti critici. Non viene fornita alcuna garanzia post-vendita, e l’unico centro assistenza disponibile si trova in Repubblica Ceca, lasciando il cliente italiano potenzialmente senza supporto immediato in caso di problemi. Ma non finisce qui.

Quando il risparmio si trasforma in rischio concreto

Uno dei principali pericoli è legato al pagamento: il cliente versa un acconto e poi salda il totale prima della consegna. L’importo, spesso elevato, viene inviato sulla base di una semplice scheda tecnica online, senza vedere fisicamente l’auto né conoscerne esattamente le condizioni. Inoltre, se il marchio scelto non ha rappresentanza ufficiale in Europa, ottenere i pezzi di ricambio potrebbe richiedere tempi lunghi e costi aggiuntivi, con l’obbligo di ordinarli direttamente dalla Cina.

Un ulteriore rischio è rappresentato dalle difficoltà nella nazionalizzazione del veicolo in Italia. Sebbene la piattaforma garantisca omologazione UE tramite procedura E8*X, alcune motorizzazioni locali potrebbero non riconoscere immediatamente la documentazione o richiedere ulteriori verifiche. A questo si aggiunge la possibile incompatibilità delle prese di ricarica e la mancanza di assicurazione RC al momento della consegna. In definitiva, l’offerta di EV Marketplace si presenta come un’opportunità allettante, ma impone una riflessione approfondita sui reali margini di convenienza e sicurezza.

Furio Lucchesi

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