
Tragedia Italia in bicicletta (www.motorinews24.com)
Il 2025 si conferma un anno particolarmente drammatico per la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane.
Il 2025 si conferma un anno particolarmente drammatico per la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane. Un bilancio parziale che fa emergere numeri inquietanti: 130 vittime tra i ciclisti dall’inizio dell’anno e un aumento preoccupante degli incidenti mortali, segnalati e monitorati dall’Osservatorio Sapidata-Asaps, l’ente che traccia e geolocalizza gli incidenti fatali che coinvolgono utenti vulnerabili come i ciclisti.
Un bilancio drammatico per i ciclisti in Italia nel 2025
La mattina del 3 agosto, un incidente tragico in provincia di Bari, nella zona di Terlizzi, ha causato la morte di tre ciclisti originari di Andria, investiti da un’automobile. La Procura di Trani ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale plurimo, ma al di là degli sviluppi giudiziari, i dati complessivi parlano chiaro.
Secondo i dati raccolti dall’Asaps, dall’inizio del 2025 sono morti 130 ciclisti, di cui 119 uomini e 11 donne. La media mensile delle vittime si attesta intorno a 18 decessi, cioè più di uno ogni due giorni. Solo negli ultimi 15 giorni di luglio si sono registrati 11 incidenti mortali, mentre nel solo mese di agosto sono stati già conteggiati 5 sinistri, di cui 4 in Puglia, con il gravissimo episodio di Terlizzi a far da tragica testimonianza.
Un’analisi più dettagliata evidenzia come la fascia d’età più colpita sia quella degli over 65, con 61 vittime. Preoccupante è anche il numero degli incidenti causati da pirati della strada, che nel 2025 hanno provocato 12 morti tra i ciclisti.
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Dal punto di vista geografico, la Lombardia detiene il triste primato con 32 ciclisti deceduti nel 2025, seguita dall’Emilia-Romagna con 22 e dal Veneto con 16. Il mese con il maggior numero di vittime è stato maggio, con un totale di 25 decessi.
Il quadro generale sottolinea come gli incidenti spesso derivino da disattenzioni, violazioni delle norme del Codice della Strada o da comportamenti imprudenti sia da parte dei conducenti di veicoli a motore sia degli stessi ciclisti. Il Codice della Strada prevede specifiche misure di sicurezza per la circolazione delle biciclette, tra cui l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza durante il sorpasso e la possibilità di utilizzare corsie ciclabili dedicate. Tuttavia, il mancato rispetto di queste norme aumenta il rischio di incidenti, soprattutto in caso di impatti ad alta velocità.
L’Asaps ricorda inoltre come la vulnerabilità dei ciclisti sia accentuata dalla differenza di massa e velocità rispetto agli altri veicoli, rendendo spesso fatali le conseguenze degli incidenti.
Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, ha commentato con preoccupazione l’inizio di agosto: “È un periodo terribile sulle strade italiane per gli utenti vulnerabili come i ciclisti. Serve un richiamo forte alla prudenza, soprattutto in un fine settimana già segnato da gravi tragedie come quella di Terlizzi”.
Il presidente ha inoltre sottolineato come, parallelamente al drammatico bilancio per i ciclisti, l’associazione abbia rilevato un aumento degli incidenti causati da veicoli che circolano contromano, un fenomeno che sta aggravando ulteriormente la sicurezza sulle strade italiane negli ultimi mesi.