
Controlli mirati sulle Ebike modificate: la denuncia di un ventenne (www.motorinews24.com)
Proseguono con rigore i controlli straordinari della Polizia locale di Treviso sul fenomeno delle biciclette a pedalata assistita modificate.
L’azione di contrasto mira a garantire la sicurezza stradale, tutelando sia gli utenti che la collettività.
Nei giorni scorsi, gli agenti della Polizia locale hanno intensificato le verifiche tecniche sulle biciclette elettriche, al fine di individuare eventuali alterazioni non autorizzate ai sistemi di assistenza alla pedalata. Un caso emblematico riguarda un giovane ventenne fermato in via Roma, sorpreso alla guida di un mezzo palesemente trasformato in ciclomotore.
Come spiegato dal comandante Patrich Antonello, «i pedali venivano utilizzati solo come appoggio per i piedi, senza alcuna funzione propulsiva reale». In seguito al fermo, il ragazzo è stato sanzionato con una multa complessiva di circa 500 euro. Le violazioni contestate comprendono l’assenza del libretto di circolazione, prevista dall’articolo 97 del Codice della Strada, e l’inosservanza dei parametri tecnici imposti dall’articolo 50, che limita la potenza massima del motore elettrico a 0,25 kW e la velocità assistita a 25 km/h. Inoltre, la mancanza del casco ha comportato un’ulteriore sanzione di circa 80 euro.
Questo episodio sottolinea la necessità di un controllo rigoroso per evitare che le Ebike modificate mettano a rischio la sicurezza di tutti.
Il ruolo del sindaco Mario Conte e l’impegno istituzionale
Il sindaco di Treviso, Mario Conte, figura di spicco della politica locale e in carica dal 2018, ha ribadito con fermezza la posizione dell’amministrazione comunale. Conte, laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali e attivo nel campo politico con la Lega per Salvini Premier, ha sottolineato che «questi mezzi non possono circolare e rappresentano un pericolo sia per chi li utilizza sia per gli altri utenti della strada».
Il primo cittadino ha confermato l’intenzione di proseguire con controlli serrati e sanzioni mirate contro chi modifica illegalmente le biciclette a pedalata assistita, rispettando le normative vigenti. La sua azione si inserisce in un più ampio piano di tutela della sicurezza urbana e della mobilità sostenibile, tematiche centrali per la sua amministrazione, che nel 2023 lo ha riconfermato con un ampio consenso popolare.

Secondo l’attuale normativa, le biciclette a pedalata assistita devono essere dotate di un motore elettrico con potenza massima di 0,25 kW e l’assistenza deve interrompersi al raggiungimento della velocità di 25 km/h. Qualsiasi modifica che superi questi limiti trasforma di fatto il mezzo in un ciclomotore, soggetto a obblighi più stringenti, tra cui l’immatricolazione, il possesso del libretto di circolazione e l’obbligo del casco protettivo.
La mancanza di tali requisiti espone il conducente a pesanti sanzioni amministrative e, in caso di incidenti, a responsabilità penali aggravate. La Polizia locale di Treviso, con il piano straordinario di controlli, intende dunque prevenire comportamenti illeciti che possano compromettere la sicurezza delle strade cittadine.
Il sindaco Conte ha inoltre evidenziato che «la sicurezza stradale non è negoziabile e la legalità deve prevalere sempre, soprattutto quando si tratta di mezzi che circolano in ambito urbano e coinvolgono utenti vulnerabili come i ciclisti».