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Il filo che collega l’Asia al motociclismo

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I circuiti di MotoGP e Superbike presenti nel continente asiatico sono 12. Dati, curiosità e un po’ di storia

Con l’ingresso nel calendario Superbike del Chang International Circuit di Buriram in Thailandia, sono ora 12 i tracciati del continente asiatico dove si è corsa almeno una gara tra Motomondiale e Mondiale Superbike e su alcuni di questi ci hanno corso entrambe le categorie. Quali sono gli altri 11 circuiti presenti nel continente asiatico e quali hanno avuto in comune entrambe le categorie del motociclismo? Ecco la lista dei tracciati: Istanbul Park, Losail, Sepang, Sentul, Shah Alam, Sugo, Motegi, Suzuka, Fuji, Johor, Shanghai. Il 63% di questi tracciati si trova tra Malesia e Giappone (4 tracciati nella terra del Sol Levante e 3 in Malesia), l’altro 37% sparso tra Indonesia, Cina, Qatar e Turchia.

Tra MotoGPe Superbike spesso c’è stata sintonia su alcuni tracciati quali Johor, Shah Alam, Sentul, Sepang, Losail ed Istanbul Park e molto spesso anche nella stessa stagione si correva su quel tracciato sia la gara Superbike che quella del Motomondiale. L’esempio più eclatante ovviamente è il tracciato di Losail che da un paio di stagioni a questa parte fa da apertura e chiusura di Motomondiale e Superbike. Il faraonico impianto qatariota ospita il Motomondiale ininterrottamente dal 2004 ma è solo dal 2008 che si corre in notturna e come prima gara della stagione. La Superbike ci è arrivata invece un anno dopo e fino al 2009 per poi ritornare nel 2014 con l’assegnazione del titolo mondiale a Sylvain Guintoli ai danni di Tom Sykes.

La tradizione motociclistica forse più importante in terra asiatica la troviamo tra Malesia, Indonesia e Giappone con ben 8 tracciati sui famosi 12 in tutto il continente asiatico. Circuiti come Sentul, Johor, Shah Alam, Sepang, Motegi, Sugo, Fuji e Suzuka hanno scritto le pagine più importanti delle storie delle due categorie nel continente asiatico. Sentul ha ospitato in totale 6 edizioni del Gran Premio dell’Indonesia, 2 nella MotoGP (1996 e 1997) e 4 per il Mondiale Superbike (1994, 1995, 1996, 1997).

Molto ha da condividere la Malesia tra Mondiale Superbike e Motomondiale. Shah Alam, Sepang e Johor sono i circuiti con il più alto numero di edizioni disputate tra derivate di serie e prototipi. Entrambe le categorie approcciano la terra malese sul tracciato di Shah Alam ma è la Superbike ad arrivarci per prima nel 1990 restandovi fino al 1991, anno di inizio della storia del Gran Premio della Malesia del Motomondiale che rimane su quel tracciato fino al 1997. Anche a Johor ci arriva prima il Mondiale Superbike: 1992-1993 le edizioni disputate su quel tracciato mentre il Motomondiale ci correrà soltanto nel 1998 prima di trasferirsi definitivamente sul nuovo tracciato di Sepang dal 1999. Sul tracciato che sorge a pochi chilometri da Kuala Lumpur è il Motomondiale ad arrivare per primo già nel 1999, più precisamente il 18 aprile ed era gara di apertura del Mondiale. Risale ad un paio di stagioni fa (2014) il primo approccio della Superbike con il tracciato di Sepang: in quell’edizione ci fu la doppietta di Marco Melandri davanti a Sylvain Guintoli e il patatrac in casa Kawasaki con Baz che abbatté Tom Sykes dopo poche curve.

Il Giappone in quanto a tradizione motoristica non ha certo nulla da invidiare alla Malesia. I migliori rider asiatici comparsi nel Motomondiale e nel Mondiale Superbike arrivano proprio dal Giappone. Due nomi a caso tanto per gradire? Noriyuki Haga e Norick Abe. E spesso sono proprio i rider del Sol Levante le migliori wild card nelle gare corse sui tracciati tra Sugo, Suzuka e Motegi. Il Mondiale Superbike è da ben 13 anni che non fa tappa in Giappone ma ha sfornato tanti talenti che sono transitati nel Motomondiale come lo stesso Haga, Abe, Yanagawa. Nessuno dei tracciati giapponesi ha ospitato in contemporanea gare del Mondiale Superbike e del Motomondiale, diverso da quanto successo in Malesia. Il tracciato di Sugo ha ospitato le derivate di serie ininterrottamente dal 1988 (anno di fondazione del Mondiale) al 2003 mentre non sono mai stati presi in considerazione i tracciati di Motegi e Suzuka come sostituti. Già, Suzuka. Tracciato tristemente famoso per il terribile incidente che costò la vita al povero Daijiro Kato ad aprile 2003. Il tracciato di proprietà della Honda ha ospitato il Motomondiale ininterrottamente dal 1987 al 2003, mentre il tracciato di Motegi è entrato in calendario dal 1999 inizialmente come Gran Premio del Pacifico e dal 2004 è diventato in pianta stabile Gran Premio del Giappone del Motomondiale.

Tracciato che è caduto nel dimenticatoio è l’Istanbul Park, che sorge nella parte asiatica di Istanbul. Costruito nel 2003, ha ospitato il Motomondiale dal 2005 al 2007 e la Superbike soltanto nel 2013 grazie alla presenza dell’idolo di casa Kenan Sofuoglu.

Last but not least il tracciato di Shanghai. La Cina doveva essere la nuova frontiera del Motociclismo ma si è rivelato ben presto un flop tanto che solo 4 edizioni sono state disputate su quel tracciato e tutte del Motomondiale, dal 2005 al 2008.

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