
Rivoluzione in arrivo in Formula 1 - www.motorinews24.com
Dal 2027 potrebbe davvero cambiare una regola fondamentale in Formula 1. Le parole di Stefano Domenicali sono lampanti in tal senso. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo argomento particolare.
La stagione di Formula 1 2025 è entrata nella sua fase più calda. A una manciata di gare dal termine, la situazione sembra essere abbastanza chiara. Per il titolo piloti sarà una lotta a due interna fra Oscar Piastri, attuale leader del mondiale, e il suo compagno di squadra Lando Norris. La McLaren, infatti, sta letteralmente dominando la scena e ha già chiuso in pratica il discorso anche in riferimento al titolo costruttori, bissando il successo dello scorso anno.
Max Verstappen – reduce da quattro titoli mondiali di fila – è l’unico che ogni weekend riesce a impensierire e a mettere i bastoni fra le ruote in casa McLaren, come successo a Monza. L’olandese ha conquistato tre gare ed è al momento al terzo posto in classifica.
In questo testo, però, vogliamo parlare del futuro della Formula 1 e di quello che potrebbe realmente cambiare a partire dalla stagione 2027. A cosa ci riferiamo? Ecco tutte le informazioni a riguardo.
Dal 2027 cambia tutto in Formula 1: la novità per piloti e appassionati
La Formula 1 potrebbe aumentare il numero delle gare Sprint a partire dalla stagione 2027. Attualmente il doppio appuntamento – Sprint al sabato e gara alla domenica – è presente solo in 6 weekend su 24. Fra due anni, però, le cose potrebbero cambiare, con il numero delle Sprint Race destinato a salire da 6 a 10.

Il CEO della Formula 1 Stefano Domenicali sta cercando in tutti i modi di rendere più frizzante e avvincente il mondiale. Aumentare il numero delle gare su breve distanza, quindi, sarebbe un qualcosa pensato proprio a questo scopo.
I piloti si sarebbero messi a disposizione per cambiare questo aspetto e, dunque, per allargare il numero di weekend con la presenza della Sprint Race.
Queste le parole di Stefano Domenicali su questo aspetto: “Devo dire che, a parte alcuni vecchi tifosi irriducibili, tutti vogliono i weekend sprint. I promotori spingono per questo formato e ora anche i piloti sono interessati. La direzione è chiara: posso garantire che tra qualche anno ci sarà la domanda per avere tutti i weekend con lo stesso formato. Non sto dicendo che arriveremo alla MotoGP, che ha una sprint a ogni round, sarebbe un passo troppo grande. Lo vedo più come un processo di maturazione che rispetta un approccio più tradizionalista“.