
La fine di un’era per la collezione di supercar di Hamilton - www.motorinews24.com
Una svolta inattesa nel mondo delle supercar: Lewis Hamilton, ha annunciato di dare una cesura netta con il passato.
Questa decisione, confermata alla vigilia del Gran Premio d’Azerbaigian 2025, riflette un cambiamento profondo nei suoi interessi e valori personali, che ora si orientano verso l’arte e la sostenibilità ambientale.
Fino a poco tempo fa, l’esclusivo garage di Lewis Hamilton rappresentava una delle raccolte più prestigiose al mondo, con modelli rari e in edizione limitata custoditi fra Monaco e Los Angeles. Tra le vetture più iconiche figuravano la Ferrari LaFerrari, la Shelby Cobra 427 del 1966, la Mercedes-AMG Project One e la leggendaria McLaren F1, per un valore complessivo stimato oltre i 13 milioni di dollari.
Hamilton ha spiegato di aver scelto di liberarsi di tutte queste vetture: «Non ho più auto. Non ne ho più, perché mi sono sbarazzato di tutte le mie automobili». La sua decisione segna un distacco radicale dal passato, facendolo apparire più interessato a nuovi orizzonti culturali e meno attratto dal lusso sfrenato.
Un nuovo amore per l’arte e la sostenibilità
Il pilota britannico ha dichiarato di dedicare ora la maggior parte del suo tempo alla scoperta e all’acquisto di opere di giovani artisti neri emergenti e arte africana. «C’è così tanto da imparare in quel mondo», ha affermato Hamilton, sottolineando come questa nuova passione abbia soppiantato l’interesse per le supercar.
Questo passo è coerente con la sua crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale: già cinque anni fa, Hamilton aveva manifestato la volontà di ridurre il proprio impatto ecologico, optando per l’uso di auto elettriche e rinunciando all’uso del jet privato. In passato, la sua collezione aveva pochissimi veicoli elettrici, ma oggi ha spostato il suo stile di vita verso una maggiore responsabilità ambientale.

Nonostante la rinuncia quasi totale alle automobili, Hamilton mantiene un legame affettivo con una vettura simbolo: la Ferrari F40, considerata da lui stesso un vero e proprio capolavoro artistico e non solo una semplice macchina. Recentemente è stato fotografato accanto a questa storica supercar presso Fiorano, testimoniando il suo rispetto per la tradizione e la storia del marchio modenese.
Reazioni e polemiche sull’addio alle supercar
L’annuncio di Hamilton ha scatenato reazioni contrastanti fra gli appassionati e gli osservatori: alcuni hanno applaudito la sua sincerità e la scelta di puntare sull’ecosostenibilità, mentre altri hanno espresso scetticismo, parlando di un gesto più simbolico che concreto. Non sono mancate critiche riguardo alla coerenza della sua posizione “green”, considerando che la vendita e il successivo utilizzo delle sue supercar da parte di altri proprietari potrebbero comunque generare un impatto ambientale.
In ambito Ferrari, la decisione di non acquisire la nuova hypercar F80 è stata accolta con sorpresa, dato che Hamilton è uno dei volti più noti del brand, e la sua collaborazione con il reparto marketing è di vitale importanza.
Con 40 anni di età, Lewis Hamilton ha scelto di voltare pagina in modo radicale: meno macchine, più spazio alla bellezza artistica e alla riflessione culturale. Questo cambiamento non riguarda solo il possesso materiale, ma un vero e proprio spostamento di valori, che privilegia l’impatto sociale e ambientale rispetto alla semplice ostentazione.
La sua storia personale, caratterizzata da una carriera eccezionale in Formula 1 e da un impegno crescente nelle battaglie contro il razzismo e per la tutela dell’ambiente, si arricchisce così di un nuovo capitolo, in cui la passione per l’arte emerge come nuova frontiera espressiva.