MotoGP

Jorge Lorenzo e il coraggio di ammettere un errore

Dopo i giorni di polemica legati al gesto compiuto in Argentina, Jorge Lorenzo è intervenuto sulla questione, chiarendo il tutto e promettendo di non ripetere un episodio simile

La polemica che si è scatenata nei giorni successivi al GP di Argentina non è passata inosservata al diretto interessato. Jorge Lorenzo ha preso la parola riguardo il gesto compiuto a Termas di Rio Hondo, che aveva dato il via ad un tam tam di reazione più o meno negative tra media e social di tutto il mondo. L’ormai famigerato gesto di gettare la Desmosedici al suolo è stato interpretato nei modi più disparati, e Lorenzo ha ritenuto opportuno chiarire il suo punto di vista, lanciando anche diverse frecciate a chi aveva puntato il dito contro questo gesto, strumentalizzando secondo lo spagnolo un gesto completamente frainteso.

Ai microfoni di Sky, Jorge Lorenzo ha commentato in questo modo l’episodio e la conseguente polemica: «Non è stato un bel gesto e non ne sono orgoglioso. Farò il possibile per non farlo capitare di nuovo. Chi è uno sportivo può capire che a volte succede di provare un momento di rabbia, come un tennista che lancia una racchetta a terra, ma questo non significa che disprezzi lo sport o cose simili. Ero molto arrabbiato in quel momento, ma sapevo che lo sbaglio era stato mio. Non ho mai incolpato nè Iannone nè la moto per quello che è successo».  Il pilota della Ducati ha dunque riconosciuto di aver compiuto un gesto non particolarmente edificante, ma ha dato una spiegazione molto precisa, giustificando il tutto con una semplice foga e rabbia agonistica provata in quel momento.

Dopo aver dato il suo punto di vista, Jorge Lorenzo ha poi accusato chi tra i media ha esagerato nell’amplificare il gesto: «Qualche opportunista ha deciso di modificare le cose, riportando che io stavo urlando contro la moto, ma io non ho mai urlato con nessuna moto. Hanno anche detto che io disprezzo il lavoro di Ducati o dei miei meccanici, ma in realtà io sono orgoglioso di dove sono e di tutto il lavoro che stiamo portando avanti. C’è anche una nota positiva nella caduta, e cioè che non mi sono fatto niente. La moto di Baz è passata molto vicina a me. Avevo bisogno di fare molti chilometri, ed ho fatto solo una curva. In ogni caso, in Ducati non mi hanno accusato di niente, mi hanno fatto sentire molto protetto. Ed è proprio in momenti come questo che si dimostra la fedeltà reciproca, perchè quando si vince è tutto facile. Per adattarsi ala Ducati ci vuole più tempo di quello che credevo, ma penso che ci sia ancora la possibilità di vincere in questa stagione».

Il fatto che Jorge Lorenzo abbia affrontato la questione dando il suo punto di vista e soprattutto ammettendo che in ogni caso si sia trattato di un brutto gesto, è assolutamente meritevole di nota. Lo spagnolo si è scusato di fatto per aver gettato a terra la moto, ed ha promesso di non ripetere un gesto del genere. I tifosi Ducati ovviamente sperano che non ce ne sia più motivo in futuro.

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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