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Superbike

Kawasaki a Portimao con Rea e Sykes per diventare imbattibile

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Il team Kawasaki SBK lavora sull’impegnativo tracciato di Portimao per limare i pochi punti deboli della Ninja edizione 2017. La vittoria di Davies ad Aragon non è stata sottovalutata

Dopo aver messo a segno un cinque su sei nelle prime tre tappe del mondiale SBK, la Kawasaki avrebbe potuto godersi lo splendido momento di forma di un Jonathan Rea in formato cannibale e di una ZX-10rr mai così efficace. Eppure la squadra gestita da Guim Roda è tornata al lavoro sul tracciato di Portimao, nell’Algarve, per sviluppare un progetto che ancora non ha espresso il massimo del proprio potenziale. Per questo test è stato scelto il tracciato portoghese che torna in calendario in questa stagione. Una pista impegnativa, con numerose variazioni altimetriche, cambi di direzione e curvoni da capogiro. Un banco di prova decisamente impegnativo per qualsiasi moto, ed il posto ideale per individuare e correggere eventuali lacune di un progetto che è giunto a livelli altissimi.

Jonathan Rea e Tom Sykes hanno portato avanti una due giorni di test, che sono andati a sommarsi con la giornata di test post gara effettuata ad Aragon, durante la quale il duo si era confermato al top. In questa sessione, i due riders britannici hanno messo alla prova la nuova copertura da qualifica della Pirelli, sperimentandone il potenziale e stabilendo con Jonathan Rea il riferimento di 1:41.4, un tempo straordinario se rapportato al riferimento che apparteneva a Davide Giugliano dal 2015, che aveva stabilito la pole con la Panigale con un tempo di 1:41.7. Il tempo di Rea impressiona soprattutto tenendo conto che il grip sull’asfalto del tracciato è ovviamente inferiore, potendo contare solo su quattro moto in pista, rispetto a quanto non sia durante un week end di gara.

Qualche problema fisico ha continuato ad affliggere Tom Sykes, vittima di una forte debilitazione ad Aragon dovuta ad una infezione intestinale. Il numero due della Kawasaki ha girato a circa un secondo da Rea, pur sperimentando le stesse gomme da tempo. Si è dunque concentrato sul passo, mettendo assieme 40 giri il primo giorno e 50 il secondo, lavorando sulla messa a punto per sfruttare al meglio le gomme usate, vero tallone di Achille di Sykes degli ultimi anni.

KAWASAKI TEST PORTIMAO

@KAWASAKI

I due piloti hanno rilasciato alcune dichiarazioni a margine dei test e queste sono state le parole di Jonathan Rea: «E’ stato bello fare dei test qui a Portimao, specialmente perchè abbiamo potuto continuare l’ottimo lavoro fatto nei test di Aragon. Abbiamo lavorato con calma e metodo. La pista era molto sporca, ed essendoci poche moto in pista non abbiamo mai avuto condizioni perfette dell’asfalto. Detto ciò, il meteo è stato fantastico e abbiamo potuto effettuare molti giri, sperimentando nuove parti. Abbiamo fatto un buon passo avanti nel setup della ciclistica, migliorandolo in alcune aree chiave. Abbiamo raggiunto risultati importanti compiendo due simulazioni di gara complete, in cui il mio passo era molto veloce. Ho anche fatto molte prove di partenza, e mi sento più sicuro in quel frangente adesso. Dopo aver potuto mettere l’ok su ogni singolo lavoro programmato, ho provato la posteriore da qualifica, facendo davvero un ottimo giro. Ringrazio di cuore la squadra Kawasaki per aver organizzato questo test. E’ arrivato in un buon momento, in cui era importante mantenere lo status e lavorarci sopra in vista di Assen»

Il compagno di team del campione del mondo ha sottolineato che le sue condizioni fisiche non erano al top, ma ha portato avanti tutto il programma di test. Queste le parole di Tom Sykes: «Cercare di portare al limite una SBK nelle mie attuali condizioni fisiche non è la cosa ideale da fare e ancora sento gli effetti della mia infezione allo stomaco di cui soffro da Aragon. Mi sto riprendendo e spero di essere ok per Assen. In questo test era molto importante ricevere conferme su alcune cose, ma la mia performance velocistica ancora non è al top. Nella prima giornata mi sono fermato la mattina un pò prima del previsto perchè non mi sentivo bene. Nel pomeriggio ho ricominciato a girare, andando nella giusta direzione. In generale, abbiamo trovato alcuni punti chiave su cui lavorare in vista della prossima gara. Siamo finalmente a posto con le gomme da gara, perchè ancora non mi sentivo totalmente a mio agio sulla moto. Ringrazio di cuore i ragazzi del team, che mi hanno permesso di essere al top durante questi test»

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