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KTM pronta alla triplice sfida: MotoGP, Moto2 e Moto3

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Il progetto KTM MotoGP è la punta di un Iceberg che va dalla Moto3 alla Moto2. Un percorso ambizioso e completo

La Casa austriaca sarà l’unica a puntare ai tre titoli mondiali e, anche se i primi periodi saranno probabilmente difficili soprattutto nella Top Class, l’impegno e la costanza dimostrati in passato fanno presagire il raggiungimento dei traguardi nel prossimo futuro.

In Moto3 la KTM è ormai una certezza, soprattutto dopo la vittoria del Mondiale 2016 con Brad Binder che lo scorso anno ha dominato la stagione grazie al talento ma anche ad una moto che rasentava la perfezione. Quest’anno i piloti in sella alla KTM saranno 10, con collaborazioni importanti come quella con lo Sky Racing Team VR46 ma anche l’arrivo nel team Red Bull KTM Ajo di Niccolò Antonelli, pilota di esperienza che speriamo non farà rimpiangere il Campione del Mondo in carica, che è andato a tentare l’impresa in Moto2.

@KTM RACING – NICCOLO ANTONELLI

In Moto3 la volontà è sempre quella di vincere i testa a testa con la prima delle rivali, ovvero la Honda che negli ultimi anni è stata l’avversaria più agguerrita e pericolosa della casa austriaca e che nelle sue fila vanta piloti veloci e novità interessanti per il 2017: la Moto3 è forse il campionato più divertente ed entusiasmante tra i tre, di sicuro quello col maggior numero di sorpassi, e più che una scommessa per la KTM rappresenta un progetto realizzato che continua a far sognare.

Diverso è il discorso per quanto riguarda la Moto2, la categoria più discussa del motomondiale che sta cercando nuova linfa vitale nei cambiamenti e nei nuovi arrivi per tornare ad essere amata come la vecchia 250. La Casa austriaca si è lanciata nel progetto per “coltivare” i propri talenti, accompagnandoli in tutti i passaggi fino alla MotoGP, dando così un senso di continuità all’intero progetto.

@KTM RACING – BRAD BINDER

Il team Ajo, già protagonista in Moto3, sarà a capo della scommessa anche in Moto2, mentre sulle moto vedremo Brad Binder e Miguel Oliveira, al suo secondo anno nella classe intermedia. La continuità si avrà anche per quanto riguarda gli aspetti tecnici visto che anche in Moto2 la KTM manterrà il telaio a traliccio. Giudicare il progetto solo dalle prove invernali fatte fino ad ora è difficile e poco veritiero ma già dai primi di marzo a Jerez, quando tutti i piloti Moto2 saranno impegnati nei test ufficiali, la situazione inizierà a delinearsi meglio.

Per adesso sembra che la moto sia veloce e competitiva e che la KTM veda il 2017 non tanto come un anno di apprendimento. Appare infatti chiaro che la volontà sia quella di puntare al titolo fin da subito.

Capitolo MotoGP: la classe regina rappresenta la vera scommessa della Casa austriaca in quanto può essere considerata come il vero punto di arrivo, l’obiettivo principale di ogni casa produttrice di moto. Lo è così tanto da essere l’unico campionato nel quale molte marche blasonate sono impegnate ma per la KTM è il terzo gradino, quello che chiude e corona l’ambizioso progetto 2017.

In sella alle moto vedremo Pol Espargarò e Bradley Smith, entrambi in Yamaha Tech3 lo scorso anno. Come nelle altre categorie anche qui la KTM vuole raggiungere in fretta importanti risultati e lo ha dimostrato lavorando in maniera veloce e con nomi di spessore al fine di accelerare i tempi di sviluppo.

Anche in MotoGP vedremo una moto con telaio in acciaio a traliccio, un’altra scommessa che differenzia l’approccio della Casa austriaca dalle rivali. Le sospensioni saranno WP mentre il motore sarà un V4 di 90°. I test della scorsa settimana a Phillip Island hanno mostrato una moto in fase di sviluppo, ancora lontana dai tempi dei primi ma con un grande potenziale e margine di crescita.

@KTM RACING

I piloti si sono detti soddisfatti anche se riconoscono che ancora ci sia da lavorare, soprattutto per quanto riguarda il motore e l’aereodinamica, aspetto centrale e molto discusso in questo periodo nella classe regina.

Quando sapremo se la scommessa della KTM sarà vincente? Non occorrerà aspettare l’inizio delle gare perché in ogni caso la Casa austriaca ha vinto, presentando moto diverse e progetti solidi con possibilità di crescita in ogni categoria e questo approccio al lavoro non potrà che portare i risultati sperati nel prossimo futuro.

La grinta non manca, le moto sono pronte, i piloti carichi: la KTM scommette sul futuro

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