“La Formula Uno mi ha ferito”: l’accusa del pilota

L’inizio della stagione di Formula Uno è vicino, tanti i piloti esperti rimasti senza un sedile considerata la presenza di cinque rookie.

La nuova stagione di Formula Uno prenderà il via nel weekend del 16 marzo in Australia, a Melbourne. Un inizio che vedrà esordire Lewis Hamilton in Ferrari e non solo. Sono diversi i piloti al primo ballo con le nuove scuderie, mentre in cinque saranno esordienti assoluti. Un campionato che vedrà ancora Max Verstappen difendere il titolo di campione del mondo, il pilota olandese è giunto al suo quarto successo consecutivo (come Sebastian Vettel).

Il mondiale costruttori è stato vinto dalla McLaren, un trofeo giunto dopo ventisei anni di assenza e maturato grazie ai 666 punti raccolti dalla coppia Lando Norris e Oscar Piastri. La squadra al vertice del circus ripartirà dal duo che ha riportato il successo a Woking e nel campionato 2025 sarà l’unico top team che non effettua cambi nella line up, considerato che oltre alla Ferrari anche Red Bull e Mercedes hanno apportato delle modifiche. La scuderia di Milton Keynes ha sostituito Sergio Perez con Liam Lawson, mentre le frecce d’argento hanno deciso di affidarsi al giovane pilota italiano Andrea Kimi Antonelli.

Cinque saranno i rookie nel campionato 2025 di Formula Uno, una decisione che ha tolto spazio a piloti più esperti.

Formula Uno, i rimpianti di de Vries

L’avventura di Nyck de Vries in F1 è stata breve e deludente: solamente 11 GP disputati tra il 2022 e il 2023 con Williams e Alpha Tauri. Quest’ultimo team, nel 2023, decise di sostituirlo a stagione in corso con Daniel Ricciardo. Una bocciatura cocente per il trentenne pilota olandese, una scelta che continua ad alimentare rimpianti al campione di Formula E nel 2020-2021.

Il classe ’95 ha ripercorso la sua esperienza nel circus ai microfoni del podcast Cool Room:

“Credo di non essere riuscito a prendere velocità abbastanza in fretta. Penso che ci siano state alcune situazioni che potevano girare a mio favore, ma non è successo. Alla fine, i miei capi pensavano che non andassi bene e hanno deciso di sostituirmi. È stato un po’ doloroso perdere qualcosa che hai sognato per così tanto tempo, così in fretta e prematuramente. Mi sono sentito ferito, ma anche, in un certo senso, un po’ sollevato. È stato un periodo difficile perché se ne parlava molto pubblicamente ma con me non c’è stato molto dialogo. Sin dal mio secondo weekend ho dovuto rispondere a domande sul mio futuro, ma è così che è andata. Ovunque ti trovi, hai quasi la sensazione che i media ti guardino e scrivano sempre di te, quindi quando cammini nel paddock non puoi nasconderti. Anche se lo vorresti, non c’è modo di scappare. Io ho cercato di ignorarlo e non leggere nulla, ma sai che non puoi eliminare quei discorsi”.

L’avventura nel paddock non è stata positiva per de Vries, rappresentando un autentico periodo difficile della sua vita.