MotoGP

MotoGP, Capirossi spinge Vale: «Ci deve provare»

L’ex pilota sta con Rossi e lo incoraggia a tentare il rientro ad Aragon, ricordando anche un suo precedente del 2000

Loris Capirossi, uno che di moto se ne intende eccome, non ha dubbi: Valentino Rossi fa bene a cercare di rientrare già nel GP di Aragon, a sole 3 settimane dell’infortunio in enduro che gli ha causato la frattura di tibia e perone della gamba destra. Si sta molto parlando in questi giorni dell’opportunità o meno per Rossi di forzare la mano e anticipare i tempi di recupero che l’avrebbero dovuto vedere in pista non prima del Gran Premio del Giappone a Motegi; il 46 negli ultimi due giorni ha già svolto dei test a Misano per cercare di valutare la propria condizione fisica e nella giornata di oggi dovrebbe sciogliere le riserve sulla sua presenza in Spagna. L’ex pilota italiano si è schierato dalla parte di Vale in un articolo scritto per La Gazzetta dello Sport, incoraggiando il Dottore e citando anche un episodio che lo ha visto protagonista quando correva: «Sono con Rossi al 100%, deve provarci. Sta facendo qualcosa di onorevole e straordinario, la sua forza di volontà e la voglia di esserci sono evidentemente molto forti. Il campionato non è finito, c’è ancora una speranza e lo pensa anche lui: Marquez e Dovizioso sono molto avanti, non sono ancora imprendibili ma lo diventerebbero se Valentino non corresse ad Aragon. Certo, saltando Misano Rossi ha perso tanti punti, ma è giusto tentare. Almeno non resterà sul divano a macerarsi dal rimpianto chiedendosi cosa sarebbe successo se fosse andato».

Capirossi parla anche della mentalità di Rossi, quella di un vero vincente, che non si arrende: «Non ci sono eroi, ci sono solo persone che ci mettono tutto quello che anno spinte dalla determinazione. Valentino dimostra con questo tentativo di essere un vero vincente. Io credo che un pilota sia un vincente finché ha reazioni d’orgoglio come questa. Se devo dargli un consiglio gli dico quindi di andare ad Aragon e girare. Piuttosto può decidere di rinunciare una volta arrivato là, ma solo dopo aver tentato il tutto per tutto. Non credo comunque che abbia bisogno dei miei consigli: se ha già girato a Misano vuol dire che si sente abbastanza bene da provare a buttarsi». Infine ‘Capirex’ ricorda un episodio simile che lo vide protagonista quando correva: «Nel 2000 anche io corsi con una frattura fresca. Feci la pole ad Assen ma nel warm-up caddi e mi ruppi la mano sinistra con tre fratture scomposte. Poi il dottor Costa me la mise a posto e alla fine corsi arrivando 3°. Fu un dolore atroce ma la soddisfazione è stata incredibile. Poi il giorno dopo è andata peggio, ma questo spero che Vale non lo legga».

Matteo Senatore

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