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MotoGP Catalunya, storia e attualità del circuito di Barcellona

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Il Montmelò è sempre stata una tappa molto ambita: è la patria della maggior parte dei piloti più forti del mondo in questo momento, che vogliono accaparrarsi la gloria in casa

Con la settima tappa della MotoGP, il circusapproda a Barcellona questo weekend, sul circuito della Catalogna che tante volte è stato teatro di gare memorabili, di scontri e duelli all’ultimo sangue tra i più forti titani di sempre. Scontri che ancora oggi rivedendoli fanno venire la pelle d’oca, come la celebre gara del 2007 quando a correre erano le MotoGP 800 cm3. Allora i protagonisti erano il canguro mannaro Casey Stoner in sella alla Ducati alla quale proprio in quella stagioneregalò il preziosissimo ed unico mondiale, Valentino Rossi con la sua fidanzata storica ovvero la Yamaha M1 e Dani Pedrosa sulla Honda fatta su misura per il fantino spagnolo nonostante il campione in carica fosse Nicky Hayden. In quella gara questi tre campioni si diedero battaglia fino all’ultimo giro, arrivando sulla linea del traguardo racchiusi in soli 4 decimi.

Non possiamo anche dimenticare le gesta del solito Valentino Rossi nei suoi anni d’oro e dell’allora quasi novellino Jorge Lorenzo,che nel 2009 regalarono agli appassionati di tutto il mondo gli ultimi tre giri più belli di sempre con sorpassi da straccio di licenza che ci hanno fatto stringere il cuore, raggrinzire lo stomaco e sbarrare gli occhi. E’ una fortuna se ancora oggi possiamo raccontare questi aneddoti non essendo stati colti da un infarto fulminante all’epoca dei fatti.

I nostri idoli approdano al Montmelò nel 2017 con una situazione di campionato apertissima e veramente di difficile interpretazione, anche se il fenomeno del momento Maverick Vinales, che arriva con una gran voglia di vincere la sua prima gara a Barcellona, sembra avere una marcia in più. Il fenomeno della Yamaha staziona in prima posizione con ben 26 punti di vantaggio sul suo diretto inseguitore, un Andrea Dovizioso in splendida forma che cavalca una Ducati che, pur non equilibrata come le rivali giapponesi è in grado di offrire delle prestazioni eccellenti. Basta soltanto indovinare tutti i pezzi del puzzle, a partire dalle gomme. In Ducati la vittoria al Montmelò manca dal 2007 ed arrivando in Spagna dopo un grandissimo successo conquistato 5 giorni fa sulle colline italiane è ovvio che gli uomini in rosso daranno anima e cuore per conquistare nuovamente il gradino più alto del podio.

In terza posizione in classifica troviamo il nostro ”vecchietto” preferito, il numero 46 che ogni domenica si presenta in griglia pronto alla partenza con il coltello tra i denti per regalarci delle emozioni senza fine che tanto ci fanno sognare a prescindere dai risultati. Valentino arriva a Barcellona forte della vittoria conquistata l’anno scorso, ma non al cento per cento nella sua forma fisica in seguito al recente infortunio che lo fa faticare sulla distanza di gara. Il dottore insegue il compagno di teamcon 30 punti di svantaggio. Non un abisso, ma con un Vinales così in forma è meglio non allargare ulteriormente il divario.

Il campione del mondo in carica Marc Marquez invece ha vinto solo una voltaa Barcellona dal suo approdo nella massima categoria ovvero nel 2014, l’anno in cui ci ha fatto divertire e drizzare i capelli praticamente in ogni gara. Marc in questo momento della stagione milita in quarta posizione per via delle due cadute rimediate durante i GP di Francia e Argentina, ma anche a causa delle basse prestazioni della sua Honda in questa fase di campionato che non lo fanno trovare a suo agio in sella. Il Cabroncito è a pari punti (68) con il compagno di squadra Dani Pedrosa che da qualche GP a questa parte sembra aver ritrovato la forza e la forma fisica e mentale per dare del gran gas trovando talvolta i risultati che si merita un pilota del suo calibro. Per il numero 26 la vittoria manca dal 2008 al Montmelò, quindi visto il suo buon momento, sembra giusto auspicare che possa essere uno dei pretendenti al gradino più alto del podio. In ogni caso quando Camomillo è in forma riesce a mettere in crisi chiunque sia sul suo cammino.

Per trovare il cinque volte campione del mondo Jorge Lorenzo dobbiamo scorrere la classifica fino alla settima posizione a ben 59 punti dal leader del mondiale. Per il maiorchino la strada è lunga e questo anno di apprendistato sarà utilissimo per fare suoi gli automatismi necessari a portare al massimo la Desmosedici. Ma non escludiamo che possa arrivare a qualche altro buon risultato a sorpresa durante il mondiale, perchè sia Jorge che tutta la squadra vogliono riuscire a dimostrare il loro valore il prima possibile. Lorenzo è il pilota più vincente qui sull’asfalto del Montmelò e lo dimostra il fatto che è stato l’unico a conseguire ben 4 vittorie, tutte in sella ad una Yamaha che si è sempre ben adattata al vecchio layout. Insieme hanno vinto le edizioni del 2010, 2012, 2013 e del 2015, anno in cui Lorenzo ha conquistato il suo ultimo mondiale.

Quest’anno però, come l’anno scorso, il circuito è stato modificato nella sua ultima parte in seguito all’incidente che tolse la vita al giovane e talentuoso Luis Salom. Attualmente la nuova configurazione prevede che al posto dell’ultima curva ci sia una chicane che rallenta di molto la velocità delle moto prima dell’immissione sul lungo rettilineo di arrivo e ciò ha comportato anche la modifica della veloce ex penultima curva, dove per l’appunto è accaduto il brutto incidente al numero 39. Questo cambiamento non piace molto ai piloti che reputano l’attuale configurazione più adatta alle Moto3 che alle MotoGP, ma la sicurezza viene prima di tutto, in attesa di scoprire le decisione della safety commission.

L’attesa per la gara è quasi terminata, siamo ad un terzo del mondiale e si inizia a capire quale potrebbe essere l’andamento della stagione. Ma sono tanti i piloti forti supportati da grandi Case motociclistiche che vogliono dare il loro meglio per raggiungere il traguardo più ambito e siamo certi che non mancheranno le sorprese anche durante questo weekend.

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