valentino rossi silvertone
Cinque o sei settimane di riposo prima di poter tornare a gareggiare, per riuscire a recuperare al meglio dalla frattura scomposta di tibia e perone della gamba destra. E’ quanto afferma il dottor Raffaele Pascarella, il 50enne chirurgo romano che ha operato nella notte tra giovedì e venerdì Valentino Rossi dopo l’incidente avvenuto mentre effettuava un allenamento sulla moto da Enduro, episodio che ha scatenato un acceso dibattito nel mondo del motociclismo.
Il campione di Tavullia è stato dimesso dall’ospedale di Ancona uscendo accompagnato dai familiari e con la sua carrozzina, dopo aver mosso i primi passi con le stampelle. Il chirurgo che l’ha operato ha parlato di un Valentino «non arrabbiato» e che «vuole tornare a correre il prima possibile. Ma insieme abbiamo parlato di lui e del suo recupero, non del suo lavoro. Ha alcuni dolori ma sta bene. Ognuno ha i propri tempi di recupero. La frattura è stabile, dipende tutto dalla sua capacità deambulatoria e dal dolore che proverà». L’obiettivo più realistico per il numero 46 più famoso del mondo è quello di rientrare in pista il 13 ottobre per le prove libere del Gran Premio del Giappone a Motegi, ma il desiderio di Vale sarebbe quello di affrettare i tempi e provare a farcela già per l’ultimo GP di settembre, in programma domenica 24 ad Aragon. L’impressione è che si tratti di un’impresa estremamente difficile, ma da Rossi ci si può sempre aspettare di tutto. Il pesarese intanto in una nota pubblicata sul sito della Yamaha ha voluto ringraziare lo staff degli ospedali di Rimini e di Ancona, oltre agli operatori del 118; «inizierò la riabilitazione in fretta, vedremo come reagirà il fisico e decideremo di conseguenza come procedere. Voglio tornare in moto il prima possibile» questo il pensiero di Valentino che ambisce quindi a saltare solo la gara di casa a Misano. Se riuscirà in questa ennesima impresa lo potremo sapere solo nelle prossime settimane.
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